Sistema frodi settore carni per 300 mln. Sequestri e arresti in tutta Italia
Un consorzio di coop e srl sotto inchiesta nel settore lavorazione carni. Arresti tra colletti bianchi. Sequestrati yacht e beni di lusso. “The Butcher”...
Come chi scrive ha raccontato nel libro Coop connection (edizioni Chiarelettere) vari settori, come quello delle carni, vivono sulle connessioni promiscue tra colletti bianchi e manovalanza sottopagata e sfruttata, spesso organizzata in coop e società che appaiono e scompaiono a seconda del bisogno. E l'inchiesta “The Butcher” è un altro tassello di questa relazione.
“In manette è finito A.B., tarantino di 69 anni residente a Riccione, già noto alle cronache fin dall’anno 2012, quando, sempre la GdF, ma questa volta di Rimini, scoprirono una frode fiscale di 50 milioni di euro”, ha affermato Umberto Franciosi, Segretario Generale Flai Cgil Emilia Romagna che da anni denuncia il fenomeno.
“Bisogna intervenire immediatamente sul piano legislativo”, spiega Francioso ad Affaritaliani. L'abolizione del reato penale in merito alla somministrazione fraudolenta di manodopera è stata depenalizzata con un decreto del Jobs Act nel 2015 dal governo Renzi. E la nuova legge sul caporalato introdotta a fine 2016 sanziona l'intermediazione (cioè tutti problemi e le eventuali illegalità restano in a carico ai caporali o ai consorzi che fanno caporalato) ma fa perdere le tracce di quella che viene chiamata “somministrazione”, i lavoratori presi in affitto dall'azienda e dati dal consorzio.
“Occorre ripristinando il reato penale nella somministrazione di manodopera (depenalizzato nel 2016)”, dice Francioso, “ reintroducendo il reato della somministrazione fraudolenta di manodopera (abrogato con il Jobs Act). Sarebbe opportuno anche un po’ di responsabilità sociale da parte delle imprese committenti che non possono non accorgersi di quanto accade nei loro appalti. Se si continua a competere con questa organizzazione del lavoro non può esserci un futuro per nessuno”.