Cronache

Sole 24 Ore: Treu, Benedini e società patteggiano, Napoletano a processo

L’ex direttore responsabile ed editoriale del Sole 24 Roberto Napoletano - si legge su Primaonline - è stato rinviato a giudizio dal gup Maria Cristina Mannocci del Tribunale di Milano nell’ambito della vicenda delle presunte irregolarità nei conti del gruppo. Il giudice inoltre ha accolto la richiesta di patteggiamento dell’ex ad Donatella Treu e dell’ex presidente Benito Benedini rispettivamente a un 1 anno e 8 mesi e 300mila euro e a 1 anno e 6 mesi e 100mila euro e anche della stessa società Sole 24 Ore a una sanzione pecuniaria di 50.310 euro. Per Napoletano il processo si aprirà il 16 gennaio.

Roberto Napoletano è il solo tra gli imputati a non aver chiesto il patteggiamento e ad aver scelto il rito ordinario. Per lui il dibattimento verrà celebrato davanti alla seconda sezione penale del Tribunale. Il gup, che nelle scorse udienze ha ammesso come parti civili Confindustria e Consob, il rappresentante comune dei titolari di azioni di categoria speciale Marco Pedretti e i sei piccoli azionisti, tra dipendenti ed ex dipendenti, compresi 4 giornalisti, con due provvedimenti distinti – uno con cui ha disposto il rinvio a giudizio e l’altro i patteggiamenti – , ha accolto l’ipotesi formulata dalla Procura.

Per il pm Gaetano Ruta, titolare dell’indagine condotta dalla Guardia di Finanza e nella quale sono stati contestati i reati di false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo, Napoletano, è stato indagato in qualità di “amministratore di fatto” del gruppo dal 23 marzo 2011 al 14 marzo 2017 “per via della partecipazione ai consigli di amministrazione della società e del coinvolgimento delle scelte gestionali attinenti alle modalità di diffusione del quotidiano ed alla comunicazione esterna dei dati diffusionali e dei ricavi ad essi correlati”. L’ex direttore, come si legge nel capo di imputazione, assieme a Donatella Treu e Benedini, “al fine di assicurare a se stessi e a terzi un ingiusto profitto” avrebbe esposto nella semestrale del giugno 2015, nel resoconto intermedio del settembre successivo, nonché nel bilancio del dicembre dello stesso anno, “fatti materiali non rispondenti al vero sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della società”. Il caso, a partire da metà gennaio verrà affrontato in dibattimento, davanti a un collegio di giudici.