Steve Bannon sbarca a Collepardo e subito parte la contestazione
La contestazione guidata da una "comunità solidale" promossa da una politica del Pd
Steve Bannon è stato l’ideatore della vincente campagna elettorale di Donald Trump prima di abbandonare i suoi incarichi, politici e istituzionali, per contrasti con la potente figlia del Presidente Usa, Ivanka.
Da allora però si è messo a girare l’Europa e soprattutto l’Italia avendo individuato nel nostro Paese il prototipo del sovranismo europeo, tanto da avere avuto diversi incontri sia con il Ministro dell’Interno Matteo Salvini sia con il Ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio.
Bannon è anche un esegeta delle bellezze artistiche e paesaggistiche del nostro Paese e quindi non ha sorpreso che abbia individuato la sede della sua “accademia per l’Occidente giudeocristiano”, in un posto particolarmente suggestivo, la Certosa dei Trisulti, situata vicino a Collepardo in provincia di Frosinone.
Un posto magico, sullo sfondo imponente dei monti Ernici, che restituisce il senso del contatto con la natura e la spiritualità.
La Certosa ormai ha un solo frate anziano a causa del calo decennale delle vocazioni e la Scuola di Politica è sembrata all’americano una possibilità anche per l’economia locale in tempi di crisi. Ma la reazione non si è fatta attendere. La comunità locale non gradisce l’iniziativa è ha organizzato già una protesta per sabato 29 dicembre che partirà dal vicino paese di Collepardo la cui amministrazione ha dato il patrocinio all’iniziativa.
Si legge nel loro comunicato stampa:
«I luoghi sono di chi li cammina. La storia è di chi la ricorda giorno dopo giorno. La ricchezza è di chi custodisce il senso delle cose per restituirlo agli altri e non per farlo prigioniero di un pensiero totalizzante».
La protesta, in sé, potrebbe avere anche un senso dato il luogo storico e suggestivo, ma i comitati che l’appoggiano e cioè le “’Comunità solidali’, unione di associazioni contro l'odio, il razzismo e la discriminazione” nate da una iniziativa di Daniela Bianchi, politica a sua volta vicina a Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria nazionale del Pd, fanno sospettare che più della salvaguardia storica e paesaggistica si tratti di un preconcetto ideologico contro Bannon, probabilmente “reo” di essere stato l’artefice della vittoriosa campagna elettorale di Trump.
Dunque, in nome della ideologia politica, si contesta un’iniziativa che porterà grande visibilità internazionale e benefici economici all’intera area.
La cosa curiosa è che l’Abbazia è stata concessa alla “Dignitatis Humanae” (l’associazione che gestirà la scuola) proprio dall’allora Ministro della Cultura Dario Franceschini, dello stesso partito di Zingaretti.
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