Cronache
Strage Ardea, "Perdeva la testa e sparava in aria". Coltello alla gola e tso
Il 34enne che ha ucciso due bambini e un anziano e poi si è sparato, era noto alle forze dell'ordine. Custodiva illegalmente la pistola del padre
Strage Ardea, "Perdeva la testa e sparava in aria". Coltello alla gola e tso
La tragedia di Ardea, costata la vita a tre persone tra cui due bambini, poteva essere evitata. Il 34enne che ha sparato a bruciapelo era infatti noto alle forze dell'ordine del posto. Andrea Pignani - si legge sul Corriere della Sera - si era portato dietro tutto l’equipaggiamento del padre vigilante, scomparso nel novembre dell’anno scorso. Tutto, compresa la pistola d’ordinanza, una Beretta modello 81, con proiettili calibro 7.65, la custodiva in mansarda. Un’arma diventata di fatto clandestina, visto che ai carabinieri risulta che nessuno dei familiari ne ha mai denunciato la detenzione né lo smarrimento. È uno degli aspetti sui quali i carabinieri vogliono fare luce, come anche sulle cure alle quali Pignani potrebbe essere stato sottoposto per le sue condizioni psichiche. Niente centro di igiene mentale, secondo gli investigatori dell’Arma, ma almeno un Trattamento sanitario obbligatorio nel maggio 2020 dopo essere stato bloccato da una pattuglia proprio nella sua abitazione a Colle Romito per aver minacciato la madre con un coltello nel corso di una lite.
Sarà sentito - prosegue il Corriere - anche il presidente del Consorzio Colle Romito, Romano Catini, che ieri pomeriggio ha rivelato che Pignani ieri mattina «aveva litigato con il padre dei bambini. Bisticciava con i vicini, per futili motivi. Da quando è arrivato qui abbiamo capito che ci sarebbero stati dei problemi. Lo avevamo segnalato più volte alle forze dell’ordine. Andava fuori di testa e sparava in aria. È una tragedia annunciata e i carabinieri lo conoscevano". Per gli investigatori si tratta di un racconto "fantasioso".