Cronache
Strage di Viareggio, la Procura ha chiesto un nuovo processo per Mauro Moretti
Italia dei Valori ha espresso indignazione per il rischio di prescrizione, che "va scongiurato in rispetto alle 32 vittime: serve certezza della pena"
"La Procura generale ha chiesto l'annullamento con rinvio delle condanne di Favo Francesco e dell'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana e di Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti, la cui responsabilità va necessariamente rivalutata a seguito dell'accoglimento del ricorso del Procuratore generale, per un nuovo esame delle condotte tenute nel lungo periodo di tempo trascorso tra il momento della cessazione dell'imputato dalle cariche sociali in Rete Ferroviaria Italiana, con il subentro di altri responsabili, e il momento nel quale il disastro si è verificato".
E' quanto si legge in una nota della Procura generale della Corte di Cassazione in merito al processo iniziato oggi sulla strage ferroviaria di Viareggio. "La Procura generale ha chiesto la conferma della sentenza di appello - prosegue la nota - per i reati dei responsabili delle società GATX Rail Austria GmbH, GATX Rail Germania GmbH, Jungenthal Waggon GmbH, Cima Riparazioni, a vario titolo intervenuti nella fase di manutenzione del carro poi deragliato, della società Mercitalia Logistics, già FS Logistica, che ha fornito il carro a Trenitalia, e di quest'ultima società; quanto a Rete Ferroviaria Italiana ha chiesto l'accoglimento del ricorso del Procuratore generale di Firenze avverso l'assoluzione di Costa Giovanni e Di Marco Giorgio, decretata dal giudice di appello, conseguentemente sollecitando un nuovo giudizio nei confronti dei predetti imputati, ad esito del quale la Corte di merito potrà decidere se confermare l'assoluzione o se condannare gli imputati; ha infine chiesto la conferma della condanna delle società Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche prevista dal D.Lgs. n. 231/2001".
"Qualora le richieste del P.G. fossero accolte - conclude la nota - diverrebbero subito definitive tutte le sentenze di condanna, ad eccezione di quelle appena indicate, mentre si procederebbe a nuovo giudizio nei confronti degli imputati assolti".
La notizia è stata accolta con amarezza da Italia dei Valori, che in una nota del coordinatore provinciale di Lucca, Domenico Capezzoli, di un nuovo processo d’appello, esprime "indignazione" perché "si allungano i tempi e pensiamo che possa andare tutto in Prescrizione. Ciò va scongiurato per il rispetto delle 32 vittime, che nella notte del 29 Giugno 2009 persero la vita, a causa del treno merci carico di gpl che deragliò esplodendo alla Stazione di Viareggio. I processi non vanno allungati serve certezza della pena".