Strage migranti, oltre 60 morti. Piantedosi: "Non dovevano partire" - Affaritaliani.it

Cronache

Strage migranti, oltre 60 morti. Piantedosi: "Non dovevano partire"

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La salvezza era lì, a portata di mano, - si legge sul Corriere della Sera - nel buio delle quattro del mattino. A bordo c’era un numero ancora adesso imprecisato di persone: qualcuno parla di 180, altri di 250. Uomini, donne e tanti bambini. I più afghani, pachistani, siriani, ma anche iraniani, somali e palestinesi. Il numero che si impone è quello dei morti recuperati: 59 — 30 uomini e 29 donne, tra loro 14 fra bambini e ragazzini, che potrebbero andare ben oltre i 100 secondo una prima stima fatta dopo aver parlato con gli stessi migranti. E poi ci sono i sopravvissuti: 81, secondo il bilancio della serata.

"Era buio, saranno state le cinque circa. A un tratto gli scafisti, - racconta un migrante che si è salvato - quattro in tutto, mentre eravamo a cinquecento metri dalla riva, hanno scorto delle luci, fasci provenienti da torce che illuminavano l’oscurità verso l’alto. Si sono spaventati, hanno pensato che fossero le forze dell’ordine che li aspettavano. Allora hanno cambiato rotta per approdare da un’altra parte. Ma c’era da far presto, aumentare la velocità: l’unico modo è stato quello di alleggerire il peso a bordo. Così hanno gettato gente in mare tra le onde che intanto sballottavano il motopeschereccio. Almeno venti persone". Altri dettagli li ha raccontati, in mattinata, una pakistana ventunenne minuta, intabarrata in una coperta termica che ne avvolgeva un’altra più spessa, in stoffa. "Abbiamo sentito un rumore fortissimo. Poi la barca si è spezzata a metà, forse passando sopra uno scoglio: io ero abbracciata a mio marito, ci siamo ritrovati in mare, lui non l’ho più visto".