Cronache

Strage via D'Amelio: "Non fu la mafia ad ordinare l'omicidio di Borsellino"

I giudici di Caltanissetta, nella sentenza sul depistaggio parlano di "convergenza tra Cosa nostra e poteri esterni. L'agenda rossa "non la ha la mafia"

Oggi, a distanza di dieci mesi, - prosegue il Fatto - sono state depositate in cancelleria le motivazioni, lunghe quasi 1.434 pagine. La ritrosia dei testimoni – Il tribunale sottolinea che il processo “si colloca a distanza di circa 30 anni dalla strage di via D’Amelio e sconta dei limiti strutturali non oltrepassabili poiché più ci si allontana dai fatti e più è difficile recuperare il tempo perduto”.

I giudici riconoscono come la strage di Via D’Amelio ponga “un tema fondamentale, quello della verità nascosta, o meglio non completamente disvelata. Il collegio ritiene che il diritto alla verità possa definirsi un fondamentale diritto della persona umana nell’ambito del quale si fondono sia la prospettiva individuale che quella collettiva”.