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Cronache
Stupratore arrestato da una app per le donne: ecco come usarla e proteggersi
(Fonte: Pexels)

Usa: ragazza minacciata di stupro si salva grazie alla app Noonlight

 

Una 17enne è stata salvata da un (presunto) tentativo di stupro grazie ad un’app nata proprio per proteggere chi si trova in simili situazioni di pericolo. Il caso si è verificato in Georgia, negli Stati Uniti, dove la giovane ha vissuto una brutta avventura con un ragazzo conosciuto online. Quest’ultimo, D.R., si era offerto di accompagnarla in macchina fino in Pennsylvania, dove la ragazza avrebbe incontrato il suo fidanzato. Invece, durante il tragitto, secondo quanto raccontato dalla giovane si è fermato e ha cercato di immobilizzare la giovane legandole i polsi con del nastro adesivo, minacciandola con un coltello. Fortunatamente, la ragazza è riuscita a mettere mano al suo smartphone e a inviare una foto della zona dove si trovava al suo fidanzato, che ha cercato di localizzarla su Google. La mossa risolutiva è stata però un’altra, appena il presunto stupratore ha ripreso a guidare, la giovane ha azionato l’app Noonlight, che con la semplice pressione di un tasto segnala una situazione di pericolo, che viene subito segnalata alla polizia, insieme alla posizione del telefono. La ragazza ha poi aggiunto la parola “stupro” al messaggio, descrivendo il tipo di auto sulla quale si trovava. L’uomo è stato arrestato e dovrà ora rispondere di tentata violenza sessuale, sequestro e possesso di armi al fine di commettere un crimine.

 

Le app per la sicurezza delle donne disponibili 

Noonlight è disponibile solo negli Stati Uniti, ma in Italia ci sono altre app che svolgono funzioni simili. Siamo Sicure è molto apprezzata dalle donne del nostro Paese e funziona con un pulsante rosso che emette un suono fortissimo, per attirare l’attenzione degli astanti, un pulsante azzurro che fa partire una chiamata di emergenza a un numero predefinito e un pulsante arancione che invece manda un sms con richiesta di aiuto, sempre a un numero da selezionare. Kitestring, tra le app di questo tipo più diffuse al mondo, si basa su messaggi che partono a intervalli di tempo predefiniti e ai quali l’utente deve rispondere con un codice entro un certo minutaggio, altrimenti l’app segnala il pericolo ai numeri impostati. SecurWoman è semplicissima (basta scuotere lo smartphone per far partire la chiamata di allarme) ma a differenza delle altre è a pagamento. bSafe consente di seguire la persona in questione via GPS, così che i familiari possano sempre conoscerne la posizione e, in caso di pericolo, scatta la registrazione audio e video di quello che sta succedendo intorno al possessore del telefono, così da individuare eventuali molestatori. Sempre dagli Stati Uniti viene SHAW, acronimo di Soroptimist Help Application Women, che consente (anche in Italia) di allertare il 112 o il 1522 (il numero antiviolenza e stalking) con un semplice tocco dello schermo.
 

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