Stupro, Debora Serracchiani ha ragione. I migranti e l'ipocrisia italiana
Stupro e profughi, ecco perché Debora Serracchiani ha detto la verità in un Paese ipocrita e politically correct
"La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso ma risulta socialmente e moralmente inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese" queste le semplice e chiare parole di Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, commentando il tentativo di stupro avvenuto a Trieste da parte di un iracheno richiedente asilo.
E che avrebbe dovuto dire? Un atto da giustificare perché perpetrato da un povero giovane lontano dalla sua patria e senza famiglia?
DEBORA SERRACCHIANI. UN'AFFERMAZIONE NON IPOCRITA
Un'affermazione chiara con il pregio, raro tra i politici, di non essere ipocrita o politically correct.
Un'affermazione probabilmente condivisa e ritenuta normale da una larga parte di quella maggioranza di cittadini, silenziosi e inermi nei confronti dei media, che ogni giorno vengono sommersi da svariate 'fregnacce' da parte di politici, vecchi politici e opinionisti tuttologi spesso ospitati sui giornali senza motivo.
DEBORA SERRACCHIANI: TRADIRE CHI TI OSPITA
Certo che lo stupro è un atto ignobile, ma è pur vero che se a compierlo è una persona che ospito a casa mia, a cui do accoglienza, a cui dedico tempo e che cerco di aiutare in tutti i modi possibili e che invece cerca di violentare una prsona della mia cerchia, ecco che, in questo caso, la violenza assume un valore più ampio in quanto all'atto si aggiunge il tradimento.
E allora che senso ha, se non per puro scopo di sterile e ipocrita bagarre politica, discutere su tale affermazione?
Che senso ha, con tutto il rispetto, leggere il solito predicozzo del pontificatore Roberto Saviano sulla Serracchiani che dovrebbe candidarsi con la Lega in quanto coerente con un feeling 'razzista' del partito di Matteo Salvini?
DEBORA SERRACCHIANI. E IL PONTIFICATO DI ROBERTO SAVIANO
Perchè ci 'obbligano' a leggere ogni volta il commento del Saviano nazionale che è riuscito, con tutto il rispetto, nel non facile compito di arricchirsi e diventare famoso regalando al mondo il peggio spaccato del nostro paese.
Una specie di Nobel per aver alimentato ( e non se ne sentiva proprio il bisogno)la 'bad reputation' dell'Italia.
La verità è che in questo paese si è perso, soprattutto quando si toccano certi temi come migranti, rom, legittima difesa, il diritto sacrosanto di essere obiettivi e poter parlare senza ipocrisia, in modo semplice e chiaro evitando accuse di razzismo,fascismo o pistolerismo.
Le logiche di giudizio sono state completamente rivoltate e stravolte.
DEBORA SERRACCHIANI. IN ITALIA SI È PERSA L'OBIETTIVITÀ
I ladri, qui da noi sono poveri disadattati da rispettare, i migranti ( per grande parte uomini coraggiosi scappati dalla guerra dimenticando le famiglie in mezzo ai combattimenti) una grande risorsa e i rom una seria etnia a cui, senza se e senza ma, deve essere permesso di non pagare tasse, rubare elettricità e tutto quello di cui hanno bisogno, e con l'obbligo assoluto per il cittadino di stare zitto e mostrare rispetto.