Stupro Firenze, carabiniere dal Pm: "Avuto un rapporto, ma lei consenziente"
Uno dei due carabinieri coinvolti nell'episodio dello stupro di Firenze delle due ragazze americane si presenta in Procura e rilascia la sua versione
C'è una prima svolta nel caso dello stupro delle due studentesse americane, di 19 e 21 anni, a Firenze. Uno dei due carabinieri indagati per la presunta violenza si è presentato spontaneamente in Procura a Firenze dal magistrato e ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con una di loro all'alba di giovedì, precisando però che la stessa sarebbe stata consenziente. La versione del militare è ora al vaglio degli inquirenti. Nessuna indiscrezione invece in merito alla posizione dell'altro carabiniere iscritto nel registro degli indagati che nelle prossime ore dovrebbe essere ascoltato dagli inquirenti.
Il carabiniere ha detto ai magistrati che lo hanno interrogato - il procuratore capo Giuseppe Creazzo e Ornella Galeotti - di essere stato invitato a salire nell'appartamento di Borgo Santi Apostoli dalle ragazze. Chiamato a rispondere della denuncia di stupro presentata in questura dalle due studentesse, il carabiniere indagato avrebbe ammesso di aver fatto sesso con una delle ragazze e che si sarebbe trattato di un rapporto consenziente. "Lei mi ha invitato a casa e poi siamo stati insieme", ha raccontato il militare, aggiungendo: "Non c'è stata però violenza".
Dopo l'interrogatorio, sono ripresi gli accertamenti da parte degli investigatori per ricostruire la dinamica del caso e definire il ruolo dell'altro carabiniere. Intanto, l'Arma avrebbe già avviato il procedimento per la sospensione dal servizio. Non si escludono altri provvedimenti. Intanto è anche emerso che né al proprio comando né nei propri fogli di servizio i due carabinieri avevano comunicato di aver fatto salire sulla gazzella le due ragazze, fatto che di per sé già costituisce reato. I due militari sono l'uno in servizio da venti anni, l'altro da molto meno tempo.
"Le due ragazze sono sconvolte per quanto accaduto, si devono ancora riprendere dal terribile shock. La scuola aveva detto loro che dovevano fidarsi solo ed esclusivamente della polizia e dei carabinieri. Ex post, questo avvertimento suona paradossale", ha spiegato l'avvocato fiorentino Gabriele Zanobini, che difende la più giovane delle due studentesse americane, che ha denunciato di aver subito violenza. "La violenza sessuale - ha aggiunto il legale - non si consuma solo con la violenza fisica o con la minaccia. Si consuma anche, e lo dice il codice penale, abusando delle condizioni di inferiorità psichica o fisica al momento del fatto. E le due ragazze erano in una situazione alterata, anche a causa dell'alcol. In questa fattispecie segnalata dal codice penale il non consenso è implicito".
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