Cronache

Successione Papa, Zuppi ci crede ma pesano gli "scandali" di Monsignor Paglia

Di Giuseppe Vatinno

Molto vicino alla politica, attento ai fatti nostrani, il capo della Cei Zuppi persegue da anni un obiettivo ben preciso e cioè quello di diventare Papa

Zuppi successe come parroco a Vincenzo Paglia, poi nominato vescovo di Terni. Paglia è attualmente Presidente della Pontificia accademia per la vita e Gran cancelliere del Pontificio consiglio per la famiglia. Zuppi, come Paglia, è dunque legato a doppio filo alla Comunità di Sant’Egidio che si è storicamente caratterizzata per la sua vocazione progressista e post - conciliare. Paglia, che è anche consigliere spirituale di Sant’Egidio, è visto con il fumo negli occhi dai conservatori per le sue aperture nel campo dell’aborto e della tematica gender.

Zuppi e Paglia stanno collaborando anche per far avere quote di PNRR alla Caritas, e questo è un discorso che Papa Francesco ha delegato ai due dopo l’incontro avvenuto ad inizio anno con Giorgia Meloni in Vaticano. Ricordiamo anche la profonda riorganizzazione che ha fatto Bergoglio del Vicariato romano in cui il cardinal vicario Angelo De Donatis è stato posto sotto tutela dal Papa stesso dopo aver avuto dissapori proprio con la comunità di Sant’Egidio.

Insomma in Oltretevere le manovre di successione sono incominciate da tempo. Ma il “play off” è appunto tra Zuppi e Parolin e non è detto che il Segretario di Stato se ne stia con le mani in mano. Il punto debole di Zuppi pare essere proprio Paglia. Finito indagato per una compravendita di un castello a Narni –aveva la gestione degli immobili della Diocesi- fu prosciolto dopo le indagini preliminari. I conservatori gli rimproverano anche un affresco omoerotico nella Cattedrale di Terni in cui è rappresentato semi - nudo con lo zucchetto episcopale. Potrebbe a breve divenire una presenza ingombrante per lo stesso Zuppi in un periodo di grande incertezza pastorale.