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Cronache
“Sui passi della violenza”, mostra itinerante all’Europarlamento
violenza sulle donne

UNIONE NAZIONALE VITTIME: LA MOSTRA ITINERANTE “SUI PASSI DELLA VIOLENZA” PROTAGONISTA IN EURPARLAMENTO E REGIONE LOMBARDIA

“Siamo partiti da Regione Lombardia più di un anno e mezzo fa ed il 22 novembre arriveremo al Parlamento Europeo, un traguardo inaspettato che ripaga tutti i membri dell’associazione per il lavoro svolto, non solo nel seguire la mostra in tutta Italia, ma anche e soprattutto per l’impegno quotidiano di sostegno alle vittime e di confronto con le istituzioni”, così Paola Radaelli, presidente di Unione Nazionale Vittime (Unavi), racconta la nuova esperienza: “La mostra doveva durare un anno, ma le richieste dai Comuni italiani la vedono ancora protagonista. Quando l’Europarlamentare Vincenzo Sofo ci ha proposto di partecipare alla sua iniziativa 'Rafforzare i diritti delle vittime di reato in Europa', abbiamo capito di aver colto un nuovo obiettivo: dopo aver sensibilizzato Comuni e Regioni d’Italia, dopo i continui ed attuali dialoghi con il Governo, la nostra voce ha superato i confini e anche in Europa potremo farla valere”.

L’evento si svolgerà in collegamento con Regione Lombardia “Verranno mostrati i quadri e ci saranno interventi da entrambe le sedi, ci sembrava giusto condividere questo traguardo con chi per primo ha dato fiducia al progetto”.

violenza sulle donne

“Il messaggio di Unione Nazionale Vittime di una mostra d'arte per sensibilizzare contro la violenza è una iniziativa lodevole, per questo la sostengo e da Strasburgo il 22 novembre voglio lanciare un grande messaggio a supporto di tutte le vittime”, così Vincenzo Sofo spiega la propria scelta e la disponibilità ad accogliere la mostra ed alcuni dei portavoce dell’associazione.

A Milano sarà invece presente il vicepresidente dell’associazione, l’avv. Alessandro Continiello: “Questo evento, in concomitanza presso l’autorevole sede della Regione Lombardia e del Parlamento Europeo, ci permette, ancora una volta, di sensibilizzare l’opinione pubblica non solo sul concetto di violenza, ma altresì sulla necessità, ormai improcrastinabile, di una seria educazione alla legalità per le nostre nuove generazioni e per tutti noi”.

E Federico Romani, presidente del consiglio regionale di Lombardia, sottolinea l’importanza del ruolo delle istituzioni oltre il singolo evento: “Il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza contro le donne, ma non dobbiamo pensare che dare al tema la copertura mediatica di un giorno all’anno possa bastare. Nuove droghe, una percezione giovanile distorta della sessualità e delle relazioni affettive, l’affermarsi di culture che sembrano voler privare la donna del corredo giuridico di diritti che le sono propri e dare all’uomo una forma di rappresentanza giuridica per procura…Tutto questo è inaccettabile e per questo ci impegneremo a far fronte a tutte le forme di violenza che si stanno compiendo all’interno della nostra società e nelle nostre strade”.

La doppia sede darà modo ai rappresentanti di Unavi, non solo di presentare le opere, ma soprattutto di parlare di quanto, in questo momento, stiano facendo e quanto ancora si possa fare: “Come già in passato, stiamo collaborando con ministero dell’istruzione e della giustizia per attuare alcune proposte di riforma sia all’educazione civica che alla legittima difesa, ma abbiamo anche altre richieste in sospeso da anni, come la necessità di un Garante Nazionale e non solo. In questa doppia sede avremo modo di discutere su questioni importanti sia per l’Italia, sia per l’Europa” conclude la Radaelli.

INFO MOSTRA – IL PROGETTO

L’attività di Unione Nazionale Vittime, volta alla sensibilizzazione delle problematiche molteplici legate ai reati violenti, è poliedrica: convegni, incontri formativi con scuole ed università, confronti con le istituzioni, audizioni nelle sedi parlamentari, interventi specifici sui media, videoconferenze. 

Ottimi riscontri e una comunicazione sempre in fase evolutiva. Lʼarte, d’altro canto ed in ogni sua forma, raggiunge l’immaginario comune in modo altrettanto diretto, ma forse più efficace. Lo si è visto realizzando laboratori teatrali, ideando momenti di arteterapia, sempre grazie a professionisti specializzati nelle specifiche tematiche. “Sui passi della Violenza” è quindi un nuovo progetto di comunicazione creativa. 

Questa volta ci si affida all'immagine, forte, persistente nella mente di chi guarda colpendo quasi come un pugno nello stomaco. Dalle parole ci si può scostare: nel momento in cui sono troppo forti, la mente può indurci verso un pensiero più sereno, come per proteggerci. L'immagine invece penetra e non è sufficiente voltare lo sguardo, chiudere gli occhi: la memoria è stata segnata, gli occhi continueranno a vedere… 

violenza sulle donne
 

Questa l'idea alla base del progetto, che non tradisce la principale forma di informazione – la parola – ma la amplifica, tanto da prevedere, accanto ad ogni dipinto, una frase altrettanto mirata, dura e veritiera, seppur addolcita dal ritmo musicale intrinseco che l'accompagna. Un bilanciamento, un ossimoro, che rende il momento esplicito e maggiormente indimenticabile. 

UNA VIA CRUCIS IN CHIAVE MODERNA 

Come Gesù affrontò 14 stazioni nel percorso verso la crocifissione, così la mostra prevede 14 momenti di riflessione che conducono alla consapevolezza. Altrettanto dolorosa, seppur senza fisicità apparente, altrettanto pregnante.  

Ogni dipinto del Brambillasca, ogni versetto firmato da alcuni componenti dell'associazione e da personaggi illustri, ricorda quanto accada tutti i giorni, oltre la cronaca, oltre la lettura di una “notizia di nera”. Racconta avvenimenti che potrebbero occorrere a chiunque e che non possono essere ignorati, ma debbono rimanere impressi nel profondo dell'essere conducendo alla consapevolezza di un “mai più” che non potrà forse esistere nel nostro tempo e nella nostra natura, ma va ricercato in ogni espressione della vita. 

Chiunque può essere carnefice. Chiunque può essere vittima. “Sui passi della Violenza” è questo: un monito contro “l'ignoranza”; un salto lungo 14 passi tra vita vera e percezione della realtà; un sentiero tra i rivoli nascosti dell'anima delle vittime; una condanna nei confronti del delinquente e di chi finge di non vedere.  Buon viaggio. Unione Nazionale Vittime sarà lì, presente per chiunque abbia bisogno e per coloro che visiteranno questa Via Crucis in chiave moderna con coscienza e voglia di comprendere ciò che ancora è imponderabile: la violenza esiste ed è vicina, più vicina di quanto spereremmo. Basta voltarsi, basta cancellare e colorare la realtà.  

 

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