Cronache

Suicidi, boom in Italia tra adolescenti. Raddoppiati i tentativi tra i minori

Nel 2022 in Italia ogni 16 ore una persona si è tolta la vita. Sempre di più sono adolescenti

Suicidi: in Italia uno in media ogni 16 ore, un tentativo ogni 14

Un suicidio in media ogni 16 ore e un tentato suicidio ogni 14. Questi sono i dati allarmanti che emergono dall'Osservatorio Suicidi della Fondazione BRF - Istituto per la Ricerca in Psichiatria e Neuroscienze, alla vigilia della Giornata mondiale dedicata alla prevenzione del suicidio. "I dati istituzionali attualmente disponibili - spiega il presidente della Fondazione, lo psichiatra Armando Piccinni - non sono correntemente aggiornati, tanto che l'ultimo Annuario Statistico dell'Istat pubblicato nel 2021 contiene dei dati relativi al 2018. La Fondazione BRF, proprio per via della mancanza assoluta di dati aggiornati, ha istituito gia' durante la prima ondata della pandemia un Osservatorio Suicidi, monitorando gli atti suicidari in base a un'attenta analisi delle notizie di cronaca, locali e nazionali".

Ogni anno in Italia assistiamo in media a circa 4mila Suicidi. Quest'anno, dal primo gennaio ad oggi 351 persone si sono tolte la vita mentre 391 ci hanno provato. Questo vuol dire che nel nostro Paese ogni dieci anni scompare una città di quasi 40mila abitanti. "Parliamo, peraltro, di un dato al ribasso - spiega l'esperto - considerando ovviamente che c'è un sommerso, specie per i tentati suicidi, che non viene coperto dai media".

Dal report emergono anche ulteriori spunti di riflessione: le categorie più a rischio, ad esempio, sono le forze dell'ordine (oltre 40 Suicidi dall'inizio dell'anno) e i detenuti (oltre 30). Inoltre il maggior numero di suicidi si è registrato al Nord (133), seguito dal Sud (131) e infine dal Centro Italia (87). Per i tentati Suicidi, invece, spicca il Centro Italia (143), seguito dal Sud (133) e dal Nord (115).

Ma attenzione soprattutto al dato sui giovani. "Negli ultimi 10 anni gli accessi per ideazione suicidaria o tentato suicidio al Bambino Gesù sono cresciuti esponenzialmente, «con aumento in particolare del 75% nei 2 anni della pandemia rispetto al biennio precedente. Dai 369 casi del 2018-2019 ai 649 del 2020-2021, in media praticamente un caso ogni giorno», scrive la Stampa. "Negli ultimi 10 anni - spiega Stefano Vicari, ordinario di Neuropsichiatria all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e Direttore della Uo di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza del Bambino Gesù sempre a La Stampa - l’ansia e la depressione sono salite notevolmente anche tra i bambini e gli adolescenti. La pandemia ha poi ulteriormente accentuato questa tendenza e gli studi più recenti indicano come una percentuale compresa tra il 20 e il 25% dei giovani manifesti i segni, rispettivamente, di un disturbo d’ansia e di depressione. E in questo contesto ragazzi e ragazze depressi presentano molto spesso comportamenti autolesivi. Danneggiano, cioè, volontariamente il proprio corpo con tagli, bruciature, escoriazioni".