Cronache
Terra dei fuochi, Di Donna: "Con De Luca dialogo difficile, il Nord si penta"
Terra dei fuochi, il vescovo di Acerra: "Industriali del Nord si pentano"
"Dobbiamo riconoscere che alcuni camorristi si sono pentiti", vedendo le morti di figli, parenti, amici nella Terra dei fuochi, ora "aspettiamo il pentimento dei politici e degli industriali del Nord". Così monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana, durante la conferenza stampa di presentazione del convegno nazionale di Acerra 'Custodire le nostre terre'. Il binomio Terra dei fuochi-camorra "non mi piace.
Chi ha inquinato le nostre terre - ha sottolineato - sono più soggetti, soprattutto gli industriali del Nord, con la complicità di camorra e politici locali". I rifiuti tossici, ha continuato, "vengono da fuori". "Tutte le ecomafie hanno fiutato l'affare rifiuti da tempo", ha continuato ricordando le parole di un camorrista pentito che a un giudice disse che l'"immondizia è oro". Questo "le mafie lo hanno solo capito per prime".
Vescovo di Acerra: "Con De Luca dialogo non facile"
Con il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca "c'è un dialogo non facile perché siamo su posizioni distanti, ma vogliamo il bene di tutti e il dialogo è necessario. Siamo tra virgolette 'condannati' al dialogo che cerchiamo fortemente". Così monsignor Antonio Di Donna, vescovo di Acerra e presidente della Conferenza episcopale campana, rispondendo a una domanda nel corso della conferenza stampa di presentazione del convegno nazionale on line di Acerra - sabato 17 aprile - 'Custodire le nostre terre'.
Per monsignor Di Donna "manca un circuito istituzioni-cittadini, la Chiesa si offre come sostegno ma facciamo fatica - ha affermato -. E' più facile interloquire a livello locale ma la maggior parte della legislazione per quanto riguarda l’ambiente dipende dalla Regione, ecco perché è molto importante questa interlocuzione".
Interlocuzione, ha continuato, che "abbiamo cercato diverse volte in questi anni con le istituzioni. C'è stato un momento forte nel 2015 ma dopo quel momento gli impegni presi non sono stati mantenuti. Mi rendo conto che non vorrei stare neanche per un minuto nei panni di chi deve gestire" il dramma ambientale, ma manca appunto un circuito "istituzioni-cittadini". Il convegno 'Custodire le nostre terre' è promosso dalla Commissione Episcopale per il servizio della carità e la salute, dalla Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, dagli Uffici Nazionali per la pastorale della salute e per i problemi sociali e il lavoro, e dalla Caritas italiana.