Cronache

Tiscali: evasione fiscale, Soru assolto in appello

Soru assolto dall'accusa di evasione fiscale

L'ex presidente della Regione Sardegna e fondatore di Tiscali, l'europarlamentare del Pd Renato Soru e' stato assolto oggi in appello a Cagliari dall'accusa di evasione fiscale. "Abito vicino alla chiesa di San Lorenzo", ha commentato l'ex segretario del Partito democratico sardo prima della lettura della sentenza, facendo riferimento al martirio sulla graticola del Santo. Dopo la condanna a tre anni in primo grado, in appello l'accusa aveva invece sollecitato l'assoluzione del fondatore di Tiscali. Il procedimento ruota tutto attorno alla societa' inglese Andalas che, per gli inquirenti, non sarebbe stata altro che uno schermo dietro il quale nascondere soldi al fisco. Direttamente riconducibile all'ex presidente della Sardegna, Andalas e' rimasta sostanzialmente ferma, con all'attivo un'unica operazione di rilievo: il prestito di oltre 27 milioni di euro concesso alla Tiscali finance nel 2004. Quest'ultima, nei cinque anni successivi, secondo le accuse aveva restituito parte del debito versando anche gli interessi con importi che non sarebbero mai stati dichiarati all'Agenzia delle entrate.

"Non ho mai voluto sottrarre soldi al fisco", si era difeso Soru davanti al tribunale monocratico di Cagliari nel gennaio 2016, durante il processo di primo grado. "Ho dimostrato di aver investito su un progetto industriale, quello di Tiscali, e non sul volermi arricchire. Ero cosi' tranquillo che non ho nemmeno usufruito dello scudo fiscale, che mi avrebbe consentito di risolvere in poco tempo e con molto meno denaro questa situazione. Ho fatto le cose senza cercare vantaggi fiscali, dimostrando di non mettere il denaro al primo posto. Ma questa vicenda si e' trasformata in un incubo". All'epoca dei fatti contestatigli Soru era presidente della Regione Sardegna, periodo nel quale - aveva spiegato al processo - aveva trascurato completamente in suoi affari e l'azienda che aveva fondato. Dopo la condanna in primo grado, sentenza che aveva da subito considerato "ingiusta", Soru si era dimesso da segretario regionale del Pd, il 5 maggio del 2016. Prima della sentenza Soru aveva deciso di regolarizzare la sua posizione col fisco. La sua pratica era gia' finita ad Equitalia che, tra more e sanzioni, gli aveva inviato una cartella da poco meno di 10 milioni di euro. "Non e' stato facile", aveva dichiarato Soru. "Mi hanno preso un terzo dello stipendio e messo la casa in vendita".