Cronache
Trentino, uomo uccide la compagna e poi si impicca: la coppia aveva tre figli
Il tragico fatto è avvenuto in provincia di Trento, a Valfloriana. La donna è stata uccisa nell'abitazione e poi il corpo è stato ritrovato dalla famiglia
Omicidio-suicidio in Trentino: un uomo uccide la compagna e poi si impicca. La coppia aveva tre figli
Un uomo ha ucciso la compagna a Valfloriana (Trento) e poi si è tolto la vita impiccandosi in un centro vicino, Molina di Fiemme. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri della compagnia di Cavalese, al comando del capitano Daniele Di Vincenzo, la coppia si stava separando e questo potrebbe aver innescato l'omicidio.
I due, lui 45 anni e lei 37, avevano tre figli, tra i 5 e i 9 anni. La donna è stata uccisa nella sua abitazione. Il corpo della donna è stato rinvenuto dai familiari. Secondo le prime indiscrezioni, la donna sarebbe stata uccisa con un'arma da taglio. I tre bambini i sono stati presi dalla scuola dallo zio.
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La sorella di Ester, questo il nome della 37enne uccisa dall'ex compagno, racconta di aver inutilmente messo in guardia la donna temendo per la sua vita, come tragicamente poi accaduto. "Io me lo sentivo. Le raccomandavo sempre: 'Stai attenta quando esci dal negozio, guardati le spalle, non stare mai da sola', e lei mi rispondeva: 'Tu sei esagerata, anzi, io ho paura che lui si faccia del male'". La procura: "Uccisa con un coltello da caccia, omicidio premeditato". "Lui diceva che si sarebbe ammazzato, non aveva mai accettato la separazione", ha dichiarato a Fanpage Armida Palmieri. "Lei era così, ha sempre protetto tutti e vedeva il buono in tutto, anche dove non c'era. Noi le dicevamo sempre, anche anni fa, prima ancora che nascesse il primo bimbo, che lui non aveva nulla a che fare con lei. Lei però gli ha dato tutto, l'ha aiutato perché era fragile", ha aggiunto la sorella.
Sul fronte delle indagini, intanto, è emerso che Igor Moser ha utilizzato un coltello da caccia per uccidere l'ex compagna. L'uomo, di 45 anni, ha colpito la 37enne con un fendente al collo, recidendo in un solo colpo sia l'arteria carotide, sia la vena giugulare. La conferma è arrivata dai primi riscontri dell'autopsia effettuata sul corpo della donna dal medico legale, su incarico della Procura della Repubblica. L'esame autoptico è avvenuto all'ospedale Santa Chiara di Trento. Il fatto che l'uomo si sia portato il coltello da casa suffragherebbe la tesi degli inquirenti, secondo cui il femminicidio è stato premeditato.