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Trento, il giallo dell'artigiano trovato quasi morto in casa. Ferite sulle braccia e sangue

L'uomo è deceduto cinque giorni dopo in ospedale. Per i carabinieri potrebbe trattarsi di omicidio

di redazione

Trento, Pedrotti potrebbe essere stato ucciso. I segni sul corpo e il sangue

Resta un mistero la morte di Alessio Pedrotti, il 50enne trovato esanime nella sua casa di a Civezzano (Trento) lo scorso 15 dicembre. L'uomo è morto cinque giorni dopo in ospedale ma non ha più ripreso conoscenza. Ora i carabinieri sospettano che sia stato ucciso perché sulle sue braccia sono state trovate delle ferite da taglio. All'inizio - riporta Il Corriere della Sera - si era parlato di un incidente domestico ma qualcosa non tornava. Era stato il figlio maggiore a lanciare l’allarme. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio, un atto dovuto — precisa chi indaga — per disporre gli accertamenti necessari e far luce sulla tragedia.

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A insospettire i carabinieri del nucleo investigativo di Trento - prosegue Il Corriere - sono state, in particolare, quattro ferite, forse da taglio, all’avambraccio sinistro, di cui una abbastanza profonda tanto da recidere un’arteria, causando una forte emorragia. Secondo l’esame autoptico potrebbero essere state provocate da un coltello, ma nella casa non sono stati trovati oggetti sporchi di sangue. Ora si cerca di capire che cosa è successo. Perché quelle ferite al braccio? Cosa è accaduto quella notte dopo che l’artigiano è rientrato a casa? I carabinieri stanno ricostruendo i suoi ultimi giorni di vita e stanno passando al setaccio pc e telefono.

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