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Truffe agli anziani: 90enne al telefono col finto carabiniere, denunciata 18enne napoletana
Piacenza, doppio colpo della banda che chiede denaro per fantomatiche multe di figli e nipoti
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Truffe agli anziani: 90enne al telefono col finto carabiniere, denunciata 18enne napoletana
La sua vittima era un uomo di 90 anni. La tecnica per truffarlo, quella del finto carabiniere. Lo scenario, Piacenza, a settembre scorso. Le indagini della Squadra mobile hanno accertato che i truffatori, spacciandosi per carabinieri in servizio nella città emiliana, avevano contattato l'anziano piacentino che viveva con la figlia, con la scusa di dover procedere a delle contestazioni amministrative. Resisi conto che l’uomo non era da solo in casa, hanno convinto la figlia a uscire dall’abitazione e recarsi alla più vicina caserma perché era stata sorpresa con il cellulare alla guida e doveva pagare una grossa multa.
"Se non paghi la multa di 6 mila euro arrestiamo tua figlia"
Tenendola al telefono per confonderla e impedirle che potesse tornare dal padre, i truffatori hanno contattato l'anziano, comunicandogli che la figlia sarebbe stata arrestata se non fosse stata pagata immediatamente la multa di 6.000 euro. Così l'uomo ha raccolto contante e gioielli che aveva in casa, per un importo di circa 20.000 euro, per consegnarli ai truffatori. Una complice, già in zona, si è presentata a ritirare i beni, per poi darsi immediatamente alla fuga.
La donna arriva in taxi, recupera il bottino e va alla stazione
Poi la denuncia e l'inizio delle indagini. L’analisi delle telecamere private di un vicino di casa ha permesso di vedere la donna era arrivata a casa della vittima a bordo di un taxi; acquisendo le immagini registrate dalle telecamere dell'auto che poi l'aveva portata con il bottino fino alla stazione ferroviaria di Piacenza, l'amara scoperta che era sconosciuta alle forze dell’ordine. Ma accertamenti incrociati con le diverse banche dati, concentrandosi anche sui segni distintivi presenti sul corpo, hanno permesso di risalire all’identità della ragazza, una diciottenne residente in provincia di Napoli incensurata.
Il primo colpo qualche giorno prima sempre a Piacenza
L'analisi dei tabulati telefonici ha permesso di capire che la ragazza aveva tentato un'altra truffa a Piacenza pochi giorni dopo, allorquando la figlia di un anziano piacentino, deceduto da poco, veniva convinta a recarsi presso la più vicina caserma da un finto carabiniere; in quel caso la truffa non riusciva perché presso l’abitazione, l’indagata non trovava alcun anziano da derubare.
Le indagini per individuare gli altri componenti la banda
La diciottenne è stata così denunciata per truffa aggravata in concorso e per tentata truffa, ed è destinataria di foglio di via obbligatorio dalla provincia di Piacenza. Sono tuttora in corso le indagini per identificare il resto della rete di truffatori e il sistema di ricettazione dei beni sottratti alle vittime.