Cronache

Rischio default, i Comuni del G20 chiedono lo status di "città balneare"

Eduardo Cagnazzi

Il sindaco di Sorrento: "Ogni ente ha una perdita di bilancio per mancati introiti da Tassa di soggiorno, Cosap, Imu ed altre tasse tra 4 e 10 milioni di euro"

che si avvicina la data di riapertura delle spiagge con tutti i servizi collegati si ergono i sindaci dei venti Comuni balneari che si riconoscono nel “G20 spiagge” in difesa con solo del comparto turistico ma anche della stabilità economica dei loro enti. “Servono altre azioni ed interventi per scongiurare il default dei bilanci comunali, visto che ogni Comune ha una perdita di bilancio nel 2020 per mancati introiti derivanti da Tassa di soggiorno, Cosap, Imu e Tari tra i 4 e i 10 milioni di euro. Questo significa per i singoli Comuni balneari dover ridefinire tutti gli interventi per il settore sociale, infrastrutturale e di manutenzione del territorio”, dice il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo.

Con il Comune sorrentino, del “G20 spiagge” fanno parte le città di Arzachena, Bellaria Igea Marina, Caorle, Castiglione della Pescaia, Cattolica, Cavallino Treporti, Cervia, Chioggia, Comacchio, Forio d'Ischia, Grado, Grosseto, Ischia, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Orbetello, Riccione, Rosolina, San Michele al Tagliamento, San Vincenzo, Taormina, Viareggio e Vieste. 

“La nostra battaglia è in considerazione del fatto che i Comuni balneari sono città con flussi di presenza diversificati durante l’arco dell’anno”, spiega Cuomo. “L’attività economica prevalente svolta dai Comuni del G20 è quella turistica, esercitata in forma stagionale. Questo significa non solo che gli impatti economici della crisi sono rilevantissimi già nell’immediato, ma che lavoratori ed imprese dovranno attendere un periodo ancora più lungo per potere beneficiare della ripresa”.

Per i sindaci servono altre azioni ed interventi per scongiurare il rischio default dei bilanci comunali . “Nelle prossime settimane ci attiveranno presso governo e ministri per chiedere con forza interventi economici e finanziari specifici per questo settore, per scongiurare il rischio di ritrovarsi a settembre con un intero sistema che sarà al collasso”, aggiunge Cuomo. “Siamo disponibili a confrontarci e a definire, insieme alle istituzioni, un pacchetto di interventi e una strategia che consenta di risistemare almeno per un periodo di tempo medio la gestione dei bilanci, consentendo una flessibilità a noi sindaci, che appare assolutamente necessaria, e riconoscendo ai Comuni turistici un valore strategico per il rilancio del Paese nei prossimi anni”.