Cronache

Ucraina, ci sono armi atomiche USA a Zaporizhzhia? La lettera USA ai russi

di Antonio Amorosi

Gli USA avvertono Putin: è “illegale” toccare la tecnologia nucleare americana nella centrale nucleare ucraina. Il disastro non è...

Ma che ci fa la tecnologia nucleare USA a Zaporizhzhia?

 

Dal giorno in cui si è scatenata l’invasione russa dell’Ucraina, tutto il mondo conosce la centrale nucleare di Zaporizhzhia, principale centrale del Paese. Il 30 settembre 2022 il presidente russo Vladimir Putin ha comunicato che Mosca ha annesso la regione di Zaporizhzhia alla propria federazione. Ne è nata una controversia drammatica sulla proprietà dell'impianto, luogo di combattimento: quale Paese è responsabile della sicurezza della centrale? L’Ucraina in quanto nazione invasa e Stato che ha la sovranità su quel territorio? La Russia perché ne ha di fatto il controllo militare?

Mentre questo accade Kiev sostiene che l'impianto e il territorio sono ucraini. L'impianto è ancora gestito fisicamente da personale ucraino, ma sarebbe controllato da Rosatom, società che sovrintende l’energia nucleare russa. Dall’occupazione dell’area, Mosca ha anche creato un'impresa statale per supervisionare le operazioni.

Secondo le Nazioni Unite "la sicurezza nucleare è responsabilità di ogni nazione che utilizza la tecnologia nucleare".

Il controllo e l’utilizzo dell’energia dell’impianto sono i principali motivi che accampano Russia e Ucraina.

Ora però si scopre che gli Stati Uniti hanno una propria tecnologia nucleare dentro la centrale di Zaporizhzhia. Il mese scorso, il Dipartimento dell'Energia USA ha inviato a Rosatom, ai russi quindi, una lettera dove intima di non toccare la tecnologia degli Stati Uniti. LA CNN ha visionato la lettera e chiesto spiegazioni a Rosatom che non ha risposto alle domande del network USA.

Non è chiaro se Rosatom abbia risposto al Dipartimento dell’Energia a Stelle e Strisce. "È illegale secondo la legge degli Stati Uniti”, afferma la lettera, riportata da CNN, “per le persone non autorizzate, inclusi, ma non limitati a, cittadini russi ed entità russe, come Rosatom e le sue sussidiarie, consapevolmente e volontariamente accedere, possedere, controllare, esportare, archiviare, sequestrare, rivedere, riesportare, spedire, trasferire, copiare, manipolare tale tecnologia o dati tecnici, o dirigere o autorizzare altri a fare lo stesso, senza che tali entità russe diventino destinatari autorizzati dal Segretario del Dipartimento degli Stati Uniti di Energia.”

In parole povere, il Dipartimento dell'Energia ha avvertito Rosatom che è "illegale" per qualsiasi cittadino o entità russa maneggiare la tecnologia statunitense se non si è destinatari di tale tecnologia.

Gli USA possono aver venduto, ceduto tale tecnologia o partecipato all’ammodernamento della centrale di Zaporizhzhia, post caduta dell’Unione Sovietica, ma non dovrebbero avanzare diritti su una tecnologia che ha subito una tale cessione ad un Paese definito sovrano. A meno che quella tecnologia non sia ancora di proprietà USA.

Non essendo l’Ucraina uno Stato USA le domande sorgono spontanee: Che ci fanno tecnologie USA in una centrale nucleare in Ucraina? Perché gli USA parlando di rispetto della legge degli Stati Uniti? Ci sono armi atomiche USA a Zaporizhzhia? Bisognerebbe almeno fare chiarezza. Perché un anno fa il Cremlino ha affermato, più volte, che l’Ucraina stesse sviluppando armi nucleari, cioè ordigni atomici, proprio in quella centrale per tenere sotto scacco i russi o eventualmente colpirli.

Comunque la si veda, finché la guerra persiste e l'Ucraina e la Russia continuano a lottare per il controllo della centrale, il disastro nucleare resta sulla porta. Anche le normative attuali sono risultate inadeguate a dare risposte alla situazione procuratasi con la guerra intorno alla centrale. Per la gestione dell’energia nucleare vanno ridisegnate nuove norme internazionali condivise che possano prendere in considerazioni anche conflitti e situazioni come queste.

"L'Amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare del Dipartimento dell'energia”, ha affermato alla CNN Shayela Hassan, vicedirettore degli affari pubblici dell'Amministrazione nazionale per la sicurezza nucleare, “può confermare che la lettera è legittima". E quindi il caso è vero.

La CNN riferisce che della vicenda si è occupato per primo il notiziario RBC Ucraina.