Cronache

Vannacci ad Affari: “Non ho ricevuto avvisi di garanzia, a voi le conclusioni”

di Antonio Amorosi

Roberto Vannacci sarebbe indagato. Il generale, nel mirino del corpo militare e della magistratura, ha rilasciato una lunga intervista ad Affaritaliani

Vannacci, si indaga su truffa e peculato. L'intervista di Affaritaliani.it al generale dopo le accuse

Di oggi la notizia, secondo il Corriere della Sera, che il generale Roberto Vannacci sarebbe sotto inchiesta per falsi rimborsi relativi al periodo in cui ricopriva a Mosca il ruolo di addetto militare italiano. Dopo il clamore suscitato dal suo libro, Il mondo al contrario, pubblicato da solo con enorme successo, il generale è stato più volte accostato ad una possibile candidature alle prossime Europee per la Lega

Come si sente, intanto?

Guardi, allora, sulla questione specifica io non parlo di servizio, quindi non mi esprimo. Sono estremamente sereno, vado avanti, faccio la mia vita e continuo a farla, rappresenterò le mie motivazioni nelle sedi opportune.

C'è chi ha parlato di un'idea di giustizia a orologeria, lei che pensa?

Non mi esprimo sulle istituzioni repubblicane, non l'ho mai fatto e non lo farò adesso, però ringrazio tutti coloro, e sono tanti, che mi hanno fatto giungere messaggi di solidarietà, di vicinanza e di simpatia.

Si sente sereno, nel senso di non aver fatto le cose contestate?

Io sono sereno, come lo sono sempre stato nella mia vita.

Sa se queste accuse sono precedenti al libro e alle sue apparizioni tv e alle presentazioni? Perché il fatto che arrivino oggi lascia un certo retrogusto…

Io non le so dir nulla, ho letto l'articolo come lei stamattina.

Quindi lei, come tutti noi, ha letto un articolo di giornale, non ha ricevuto avvisi di garanzia, una comunicazione al suo legale, nulla del genere?

Io ho letto l'articolo di giornale stamattina, come lei.

Mi sembra particolare questo modo di…

Tragga lei le conclusioni.

Continuerà nelle presentazioni del libro e negli inviti pubblici che ha ricevuto, immagino...

Sì, non c'è nessun motivo per il quale io mi debba fermare.

Alcuni hanno sollevato delle critiche sulla sua vicinanza culturale all'idea di mondo di Putin. Lei che pensa?

Lo dovrebbe chiedere a chi ha sollevato queste critiche, queste osservazioni, perché sinceramente dovrebbero dirmi in quale momento io ho, in qualche modo, espresso pareri positivi sull'operato di Putin. Non l'ho mai fatto. Quindi mi dovrebbero dire loro da dove desumono queste osservazioni. Sono osservazioni, come le questioni degli epiteti che mi sono stati rivolti, di razzista, omofobo, di istigatore all'odio, totalmente gratuite che non traggono spunto da nessun fatto reale.

Dopo quello che sta accadendo, riscriverebbe il libro?

Ma io rifarei tutto. Non ho mai avuto rimorsi nella mia vita né ripensamenti. Ho sempre cercato di fare le cose che mi sentivo di fare. Si sta parlando di un uomo libero che ha pubblicato un libro. Lei pensi il polverone... E’ stato sollevato su quale fatto? Un uomo libero che pubblica un libro. Quello che io dico sempre è che un libro è un oggetto passivo.

Certo, ma si contestava che lei non avesse sottoposto alle gerarchie militari il contenuto di quel libro, al tempo questa era la contestazione...

Ma c'è uno specifico articolo del Codice dell'ordinamento militare che dice chiaramente che quando non si parla di questioni riservate, di servizio, di interesse militare, nessuna autorizzazione deve essere rilasciata. E quindi non c'è motivo per il quale io avrei dovuto chiedere l'autorizzazione. E’ un aspetto che ho già detto sin dall'inizio della pubblicazione del libro. Le critiche che mi sono state mosse sul libro non sono state nel merito, ma sono state per i concetti, per le idee, per i pensieri espressi. Siamo tornati in un mondo dove esprimere idee e pensieri che non siano graditi a una certa frangia è diventato quasi una cosa irricevibile.

Lei sta dicendo, sul libro: indipendentemente dalle mie idee, giuste o sbagliate che siano, non si apre una discussione nel merito ma si attacca la persona?

Io ho sempre detto che le idee si combattono sul piano delle argomentazioni. Chiunque avesse avuto voglia di criticare, di ribattere, di esprimere pareri, che non fossero stati in accordo con quanto io ho espresso, sarebbe stato totalmente libero di farlo, però invece è stata attaccata la persona.

Si candiderà alle europee?

Sono sempre in valutazione, ci penso. Ringrazio tutti quelli che mi hanno offerto questa opportunità e vedremo in futuro, in base a tutte le considerazioni che farò