Cronache
Vaticano, 575 mila euro alla dama di Becciu. 120 gli acquisti "non umanitari"
Trovata traccia anche di 700 mila euro indirizzati in Australia, obiettivo influenzare il processo per pedofilia ai danni di Pell
Vaticano, 575 mila euro alla dama di Becciu. 120 gli acquisti "non umanitari"
Nello scandalo Vaticano che ha portato al licenziamento del cardinal Becciu da parte del Papa e all'arresto della sua "dama", la 39enne Cecilia Marogna, per le spese fuori controllo della Santa Sede, emergono nuovi particolari. Gli inquirenti avrebbero trovato - si legge sul Corriere della Sera - la giusta pista che lega l’ex cardinale Angelo Becciu ai tentativi di influenzare il processo per pedofilia contro l’arcivescovo suo rivale, George Pell.Secondo il quotidiano The Australian, nel rapporto consegnato dall’Austrac alla polizia federale ci sarebbe la conferma dei 700 mila euro trasferiti «da fonti vaticane a persona o persone in Australia » per falsificare le accuse contro Pell, condannato per abusi sessuali di due coristi della cattedrale di Melbourne nel 1996, detenuto per oltre un anno e infine scagionato dall’Alta Corte d’Australia.
Dalla richiesta inoltrata dai promotori di giustizia della Santa Sede al ministro della Giustizia italiano, Alfonso Bonafede, per l’estradizione di Cecilia Marogna (arrestata il 13 ottobre a Milano su mandato di cattura internazionale) - prosegue il Corriere - emergono i nove bonifici in sette mesi «emessi dalla Segreteria di Stato tra il 20-12- 2018 e l’11-7-2019 per un ammontare complessivo di 575.000 euro» a favore della donna. Agli atti anche i suoi conseguenti 120 pagamenti per spese «non compatibili con l’oggetto sociale della sua società Logsic doo», ufficialmente impegnata in attività di supporto alla diplomazia vaticana.