Cronache

Vaticano, è morto Paolo Gabriele fu il ‘corvo’ del caso Vatileaks

Era il maggiordomo di papa Benedetto XVI. Fu arrestato per avere passato al giornalista Gianluigi Nuzzi notizie e documenti trafugati dai cassetti papali

VATICANO, MORTO PAOLO GABRIELE: FU IL 'CORVO' DEL CASO VATILEAKS

E' morto Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo di papa Benedetto XVI, che fu ribattezzato il 'corvo' dello scandalo Vatileaks. Arrestato per avere passato al giornalista Gianluigi Nuzzi notizie e documenti trafugati dai cassetti papali, Paolo Gabriele, nella cui abitazione vennero ritrovate migliaia di fotocopie di documenti riservati, venne condannato dal Tribunale Vaticano a 18 mesi di reclusione nell'ottobre 2012 per il furto dei documenti e il 22 dicembre fu 'graziato' dal Papa. Una volta scarcerato, l'ex aiutante di camera di Bergoglio, non ha più potuto risiedere né lavorare in Vaticano. La vicenda legata al trafugamento di documenti che è valso all'ex aiutante di camera l'appellativo di 'corvo' è andata avanti con undici mesi di indagini. Oggetto dello scandalo fu la scoperta dell'esistenza di profonde divisioni e contrasti interni sugli indirizzi di governo del Vaticano e sulla gestione della sua banca (lo Ior, Istituto per le Opere di Religione).

Il libro di Nuzzi 'Sua Santità. Le carte segrete di Benedetto XVI ', in particolare, riportava molti dei documenti privati del Papa. Pochi giorni dopo l'uscita del libro, l'allora portavoce vaticano padre Federico Lombardi annunciava che la Gendarmeria Vaticana aveva trovato un uomo in possesso di carteggi riservati del Papa e che aveva proceduto al suo interrogatorio e al suo fermo. L'uomo è risultato poi essere Paolo Gabriele, aiutante di camera del Papa dal 2006, una delle persone a lui più vicine, che è stato poi arrestato. Si è trattato del primo arresto in assoluto operato dalla Gendarmeria Vaticana. Paolo Gabriele, più o meno un anno dopo lo scandalo Vatileaks, venne assunto da una cooperativa di servizi presso l'ospedale pediatrico Bambin Gesù, nel quartiere romano di San Paolo Fuori le Mura.

VATICANO, NUZZI: 'PAOLO GABRIELE PRECURSORE VOLONTA' PULIZIA CARDINE DEL PAPATO DI BERGOGLIO'

"Paolo Gabriele è stato un uomo di coraggio, precursore di quella volontà di pulizia e trasparenza che sono uno dei cardini del pontificato di Bergoglio". Gianluigi Nuzzi, autore del libro da cui ebbe origine lo scandalo Vatileaks, ricorda così all'Adnkronos l'ex maggiordomo di Ratzinger che passò al giornalista le carte segrete pontificie che hanno portato a galla lo scandalo dentro le mura leonine. "Paolo Gabriele era uomo che è stato molto importante dal 2011 fino alla rinuncia di Benedetto XVI e anche dopo. E' stato un uomo di coraggio e ha reso nota una serie di scandali ai quali oggi siamo abituati ma all'epoca era un'altra Curia. Benedetto XVI lo ha anche perdonato".

Paolo Gabriele ha pagato il coraggio con la vita? "Paolo - ricorda oggi Nuzzi - aveva poi trovato la sua dimensione. Se ne va un amico al quale sono molto legato. Siamo stati uniti per tanto tempo in una storia fatta di incontri clandestini, di confronti sempre con la paura che venisse scoperto. Lui ha scelto di dialogare con me dopo avere letto Vaticano spa, e poi là dove poteva è sempre stato generoso". L'ex aiutante di camera di Ratzinger, dice il giornalista scrittore, si era fatto tanti nemici: "Aveva molti nemici, aveva persone che non avevano capito lo  spirito del suo agire, aveva persone che hanno ostacolato in tutto il suo rientro contrariamente a Ratzinger. Io farò i nomi". Nuzzi parla di persone che "hanno agito con severità anacronistica forse perché dovevano tutelare certi interessi. Persone che lo hanno ostacolato, persone importanti. Questa è una storia in parte da scrivere ancora. Paolo ha agito per rendere noto quanto stava accadendo, per allontanare i mercanti dal tempio. Mi lascia un testamento morale a cui non mi posso