Chiesa, la rivelazione del Papa: "Sto bene, anche se qualcuno mi voleva morto" - Affaritaliani.it

Cronache

Chiesa, la rivelazione del Papa: "Sto bene, anche se qualcuno mi voleva morto"

Papa Francesco coi confratelli gesuiti in Slovacchia. Sfogo sui dissidenti interni alla Chiesa

Papa Francesco sta bene. Lo ha ribadito ai confratelli gesuiti in Slovacchia, dove è stato per la Nunzitura apostolica, dopo la breve visita a Budapest per la messa conclusiva del Congresso eucaristico internazionale. 

Dopo le elucubrazioni seguite all'operazione al colon di luglio il pontefice in Slovacchia ha detto: "Come sto? Sono ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto". E continua: "So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza!", continua. Rassicura sul suo stato di salute attuale. A fare l'intervento inizialmente, racconta, è stato persuaso da un infermiere.

Meno bene sta l'arcivescovo metropolita greco-cattolico di Presov, Jan Babjak, 67 anni, che il 14 settembre ha concelebrato con Bergoglio la divina liturgia in rito bizantino, e ora è risultato positivo al covid. Il metropolita ha mostrato i primi sintomi del raffreddore il 17 settembre ed è vaccinato con doppia dose, fa sapere la diocesi slovacca.

Sui diritti civili

Nella conversazione con i gesuiti Bergoglio torna sul tema dei diritti civili, parlando di "pericolosa ideologia del 'gender'", perché "astratta rispetto alla vita concreta di una persona, come se una persona potesse decidere astrattamente a piacimento se e quando essere uomo o donna. L'astrazione per me è sempre un problema". Ma, continua precisando, "questo non ha nulla a che fare con la questione omosessuale. Se c'è una coppia omosessuale, noi possiamo fare pastorale con loro, andare avanti nell'incontro con Cristo. Quando parlo dell'ideologia, parlo dell'idea, dell'astrazione per cui tutto è possibile, non della vita concreta delle persone e della loro situazione reale".

Contro i dissidenti interni alla Chiesa

Bergoglio si lascia andare a uno sfogo sui dissidenti interni alla Chiesa, assicurando di non lasciarsi influenzare dalle critiche. "C'è una grande televisione cattolica che continuamente sparla del Papa senza porsi problemi. Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", afferma durante il colloquio riportato dalla Civiltà Cattolica. "Ci sono anche chierici che fanno commenti cattivi sul mio conto. A me, a volte, viene a mancare la pazienza, specialmente quando emettono giudizi senza entrare in un vero dialogo", confessa. "Io comunque vado avanti senza entrare nel loro mondo di idee e fantasie", assicura. E ricorda di essere stato accusato di "non parlare della santità", pur avendo scritto una Esortazione apostolica intera sulla santità, la Gaudete et Exsultate.