Cronache

Coronavirus, grave 38enne di Codogno

Altri contagiati sono tutti del lodigiano. Si sono presentati autonomamente all'ospedale di Codogno e sono risultati positivi

Coronavirus, primi sei contagi in Italia: un  38enne, sua moglie e un amico in terapia intensiva. La donna è incinta all'ottavo mese. Altri contagiati sono tutti  del lodigiano. Si sono presentati autonomamente all'ospedale di Codogno e sono risultati positivi ai tamponi. 

La donna, in stato di gravidanza all'ottavo mese ora è ricoverata all'ospedale Sacco di Milano. L'uomo si era presentato al pronto soccorso dell'ospedale del lodigiano ieri. Non è stato in Cina ma a fine gennaio ha cenato con un amico tornato da lì, dove si reca spesso per motivi di lavoro. Ora è stato ricoverato in isolamento in attesa dei risultati. Quarantena per familiari, medici e infermieri. Controlli anche nel Piacentino. Attiva una task force regionale, l'assessore Gallera: "Se avete sintomi influenzali o problemi respiratori non andate in ospedale ma chiamate il 112"

Coronavirus: Iss, focolaio Lombardia simile a Germania

"​E’ stato confermato dall’Istituto Superiore di Sanità il primo caso risultato positivo all’Ospedale Sacco di Milano. Per la prima volta anche in italia si sono verificati casi di trasmissione locale di infezione da nuovo coronavirus". Lo scrive l'Istituto Superiore di Sanità sul suo portale. "La regione Lombardia - sottolinea il capo dipartimento di Epidemiologia dell'Iss Gianni Rezza - in stretta collaborazione con Iss e Ministero della Salute ha avviato le indagini sui contatti dei pazienti al fine di prendere le necessarie misure di prevenzione. Un focolaio analogo si era verificato già in Germania ed è stato contenuto in tempi relativamente brevi. Le misure di controllo adottate dal Ministero della Salute che prevedono oltre all’isolamento ospedaliero dei casi e alla quarantena dei contati, anche misure di distanziamento sociale nelle zone colpite e sono tra le più restrittive in caso di epidemia. Una priorità è rappresentata dalla individuazione della fonte d’infezione sulla quale però non c’è ancora certezza. Da questo dipenderà anche la necessità di eventuali ulteriori misure. Il livello di allerta è molto alto e le autorità locali hanno già attuato importanti indagini e misure di controllo in collaborazione con tutte le Istituzioni coinvolte".

LA CRONACA E TUTTI GLI AGGIORNAMENTI 

Conferenza stampa straordinaria in Regione Lombardia
Gallera: "Si cercano le persone che hanno avuto contatti con il 38enne malato"

Giulio Gallera, assessore al Welfare, in conferenza stampa con il presidente Fontana, Foroni Assessore regionale al Territorio e Protezione Civile, Luigi Caiazzo il Direttore Generale Welfare e Maria Gramegna, Unità Organizzativa Prevenzione, hanno fatto il punto e ricostruito gli ultimi eventi.

La data esatta dell'arrivo del manager dalla Cina è il 21 di gennaio, dice Gallera, i primi di febbraio si sono incontrati 5 o sei volte lui e l'uomo ora ricoverato all'ospedale di Codogno: "Non siamo sicuri che il manager sia il paziente zero, dato che in questo momento non mostra sintomi".

Questa la ricostruzione di Gallera: "Il contagiato si è presentato il 18 febbraio in pronto soccorso a Codogno, ma è stato mandato a casa, è ritornato il giorno dopo con sintomi più violenti ed è stato ricoverato. Il paziente non ha quindi rispettato il protocollo ne dichiarato ai medici di essere entrato in contatto con l'uomo di ritorno dalla Cina. La moglie solo in seguito alle pressioni dei medici ha dichiarato che il marito era entrato in contatto con l'uomo che ritornava dalla Cina per motivi di lavoro.

"Stiamo iniziando a fare i tamponi a tutte le persone entrate in contatto, sono tutte persone che si sono presentate in questi giorni all'ospedale di Codogno. Tutti arrivano dalla zona del lodigiano, sono in tutto sei persone, i tamponi hanno stabilito che sono positivi al coronavirus".

Gallera: "Ad ora 250 persone sono sotto sorveglianza medica. 149 persone tra infermieri e personale e contatti stretti. Le altre persone che lavorano nella ditta del contagiato di Codogno e nei luoghi delle sue attività sportive". "Ad ora a tutela dei singoli si invitano i cittadini del lodigiano di rimanere al proprio domicilio ma non è staccato il protocollo di quarantena, ma solo una misura precauzionale. L'uomo e il manager sono rimasti solo nel lodigiano e non sono venuti a Milano".

Il ministro della Salute, Roberto Speranza e Angelo Borrelli, capo della protezione civile italiana sono in arrivo a Milano dove alle 17 si terra' un altro punto stampa sul tema dei contagiati per Coronavirus in Lombardia.

Coronavirus: Conte, quarantena per chi contatto contagiati

"E' stato predisposto un trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto" con i tre nuovi contagiati nel lodigiano. Lo ha detto da Bruxelles il premier Giuseppe Conte, arrivando al Consiglio Ue a Bruxelles. "Si è appena riunito il comitato tecnico scientifico istituito dal ministro Speranza - ha detto Conte - e abbiamo certificato i tre nuovi casi di Coronavirus nel lodigiano. Il ministro ha appena adottato una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento, la quarantena obbligatoria, per tutti coloro che sono venuti a contatto con questi pazienti certificati positivi e ha predisposto una sorveglianza attiva, un contatto costante con i medici, ovvero una domiciliazione fiduciaria per tutti coloro che negli ultimi 14 giorni sono stai nell’area a rischo".

CORONAVIRUS: CITTADINO CODOGNO, 'SPAVENTATI? NO MA DOBBIAMO STARE ATTENTI' 

"Se siamo spaventati? No, quello no, però ora bisogna stare attenti". Il signor Angelo, 75enne residente a Castiglione d'Adda, è appena arrivato a Codogno per venire a trovare alcuni famigliari e amici. Nel paesino alle porte di Lodi da stamattina non si parla che di Coronavirus, dopo il caso del 38enne positivo al test che si trovaricoverato all'ospedale di Codogno. "Io abito qui vicino, a Castiglione d'Adda - racconta all'Adnkronos - abbiamo sentito stamattina la notizia in tv e devo ammettere che la situazione non è molto simpatica". Angelo,ex dipendente di un allevamento di suini ormai in pensione, conosce solo di vista il 38enne e la sua famiglia. "Prima viveva a Castiglione - dice- poi si è trasferito qui a Codogno, mi dispiace e spero che le sue condizioni migliorino". Niente panico per il 75enne anche se un po' di preoccupazione resta: "Certo - ammette il signor Angelo - Ora tutto dipende da dove sono andate queste persone prima di sentirsi male, bisogna stare attenti".

Coronavirus: la preside: "La contagiata non insegnava al liceo di Codogno"

"Potevano chiudere la scuola stamattina, mia figlia e' dentro, sono un po' preoccupata". Lo ha detto una madre all'uscita del liceo scientifico Novello di Codogno,la cui preside ha comunque smentito che la donna ricoverata al Sacco d iMilano abbia insegnato li'. "Si sapeva gia' tutto stamattina, speriamo vada tutto bene", aggiunge la madre preoccupata.

Coronavirus, parla l'esperto in epidemie: "Gli ospedali italiani sono ancora impreparati"

Per l'esperto Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all'Università di Pisa, specialista in tema di virus ed epidemiologia, l'Italia potrebbe pagare questo ritardo. "Negli ospedali non si sono visti piani e non sono state fatte esercitazioni", ribadisce. "Oltre alle circolari ministeriali e ai provvedimenti negli aeroporti, fino ad oggi non e'stato fatto nulla", aggiunge. Eppure, il tempo per Lopalco lo abbiamo avuto. "La Cina ha sacrificato 60 milioni di persone costringendole a stare a casa per rallentare la diffusione del virus e noi non abbiamo trovato il tempo di organizzarci per affrontare il peggiore degli scenari che, purtroppo, e' ancora possibile: il nuovo coronavirus potrebbe circolare come i virus influenzali", sottolinea l'esperto. La buona notizia, secondo Lopalco, e' che "non e' ancora troppo tardi per muoverci". Nel frattempo anche la popolazione dovrebbe fare la sua parte. "Niente panico", invita. "Non intasiamo i pronto soccorsi e, in caso si sospetta di essere infetti, e' bene chiamare il numero verde eseguire le istruzioni che vengono date, anziche' correre autonomamente in ospedale", conclude.

Coronavirus, Liguria, il presidente Toti:  "Sei possibile contagi, ora negli ospedali S.Martino e Gaslini per  gli accertamenti

"In Liguria sei persone di nazionalita' cinese sono state portate all'ospedale San Martino e al Gaslini per controlli, poiche' potrebbero aver contratto il coronavirus". Lo rende noto il governatore ligure, Giovanni Toti, sulla sua pagina Facebook. "Tutto il nostro sistema sanitario e' pronto a fronteggiare qualsiasi eventuale emergenza - ha aggiunto il presidente della Regione Liguria - alle 17.30 in diretta dalla Regione vi aggiorneremo sullasituazione". 

Coronavirus: al vaglio strutture militari per gestire le quarantene

Dalla Difesa disponibilita' e supporto per nuovi casi isolamento. In merito alla vicenda del nuovo caso di contagio da Coronavirus a Lodi, si stanno valutando inqueste ore la necessita' e le esigenze sul territorio, anche riguardo all'ipotesi di eventuali strutture militari di supporto per la quarantena. Lo si apprende da fonti della Difesa, che opera in stretta collaborazione con le altre istituzioni per affrontare l'emergenza.

Coronavirus, Salvini: Situazione preoccupante, sto andando in Lombardia

 "Sto rientrando in Lombardia per l'emergenza Coronavirus, farò un salto in Regione, a ora di pranzo, perché la situazione è preoccupante, perchè, non sta a me dirlo, non c'è un contagiato ma più di uno, tutti localizzati nella stessa località e il problema è che erano in giro da giorni, in Lombardia e non solo".

Matteo Salvini, da Casalecchio di Reno (Bologna) lancia l'allarme sul contagio del Coronavirus in Italia. "Se stai in giro per giorni e giorni, quante persone hai incontrato?" si chiede. "Se sono 3 casi, sono 3 casi - aggiunge - però abbiamo visto che è virale questa bestia"

Coronavirus, assessore Lazio chiama Gallera: "Piena disponibilità a collaborare".

"Confermati casi di coronavirus in Lombardia. Con unatelefonata all'assessore alla Sanità, Giulio Gallera, l'assessore allaSanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato ha espresso la pienadisponibilità, qualora ce ne fosse bisogno, a collaborare''. E' il testo del tweet di Salute Lazio account dell'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio.

Coronavirus: Regione, abitanti Codogno restino a casa 

La Regione Lombardia invita "tutti i cittadini di Castiglione d'Adda e di Codogno, a scopo precauzionale, arimanere in ambito domiciliare e ad evitare contatti sociali". E' quantosi legge in una nota dell'assessore alla Salute Giulio Galliera.

Coronavirus, grave italiano contagiato: in prognosi riservata

È in gravi condizioni l'italiano di 38 anni contagiato dal Coronavirus. Lo apprende l'AGI da fonti qualificate. L'uomo è al momento in prognosi riservata, ricoverato all'ospedale di Codogno, nel lodigiano, e nel frattempo si è riunita l'unità di crisi lombarda per l'analisi della situazione. 

CORONAVIRUS, CASO CODOGNO: RICOVERATA ANCHE LA MOGLIE DEL 38ENNE

A quanto si apprende, è stata ricoverata anche la moglie del 38enne risultato positivo al nuovo coronavirus in Lombardia. Mentre l'uomo è in Terapia intensiva a Codogno, la donna è all'ospedale Sacco di Milano, punto di riferimento nazionale per le bioemergenze insieme all'istituto Spallanzani di Roma. 

La donna insegna al liceo Novello di Codogno: per questo si sta decidendo anche come procedere a scuola.

CORONAVIRUS, SCATTATE VERIFICHE SU CONTATTI 38ENNE RICOVERATO A CODOGNO

Sono in corso le azioni di verifica sui contatti del 38enne risultato positivo al nuovo coronavirus e ricoverato all'ospedale di Codogno, nel Lodigiano. Va infatti ricostruita la rete di persone che lo hanno frequentato nelle ultime settimane e per i contatti scatterà la sorveglianza attiva prevista in questi casi, anche se i test dovessero risultare negativi.

Coronavirus, Lodi: collega in isolamento al Sacco 

"E' stato accompagnato all'ospedale Sacco in isolamento" il collega rientrato dalla Cina con cui ha cenato a inizio febbraio l'italiano positivo al Coronavirus ricoverato all'ospedale di Codogno, nel lodigiano. Lo ha detto l'assessore al Welfare Giulio Gallera ai microfoni di Rainews. Sono altre due, quindi, le persone ricoverate per un probabile contagio da Coronavirus in Lombardia: entrambe si trovano all’ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per le epidemie. Una di queste è la moglie del 38enne ricoverato in terapia intensiva a Codogno, nel Lodigiano.    L’altro sarebbe un uomo che si è presentato spontaneamente in ospedale con i sintomi di una polmonite: si tratterebbe di un collega che aveva incontrato il primo contagiato nei giorni passati. 

CORONAVIRUS, 38ENNE CODOGNO PODISTA LAVORA IN UNILEVER, ALTRI CON SINTOMI

"Almeno altre cinque persone presentano in queste ore i sintomi del coronavirus, mentre due sarebbero i contagi oltre a quello del 38enne (fra cui la moglie)". Lo scrive online 'il Cittadino', testata lodigiana, secondo cui "l'uomo, originario di Castiglione, lavora all'Unilever di Casale, dove è già stata avviata la procedura di emergenza, in attesa di indicazioni dalle autorità sanitarie. Per amici, conoscenti e tutte le persone che sono state a contatto con lui in questi è scattata la quarantena". "In queste ore - si legge - è in corso una 'mappatura' dei luoghi e delle persone che il 38enne ha frequentato negli ultimi giorni, prima del ricovero. Sabato scorso aveva partecipato a un corso di primo soccorso della Croce Rossa a Codogno, aveva giocato una partita di calcio con il Picchio di Somaglia e pare abbia partecipato a una gara di podismo sul territorio. Senza contare che, prima di avvertire i sintomi, è andato regolarmente al lavoro".