Cronache
Willy, movente razziale escluso. I Bianchi al Gip: "Non l'abbiamo toccato"
Il premier Conte telefona alla famiglia
Willy, il premier Conte chiama la famiglia
"Sono rimasti emozionati e sorpresi per la chiamata del presidente del Consiglio Conte". A dirlo è l'avvocato Domenico Marzi, legale della famiglia di Willy Monteiro, in merito alla telefonata ricevuta dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. "Esprimo un ringraziamento a nome della famiglia - ha aggiunto l'avvocato - per la sensibilita' mostrata dal presidente Conte nell'essere accanto a chi ha subito una violenza simile".
Colleferro, i Bianchi al Gip: "Non abbiamo toccato Willy". Domani l'autopsia
Respingono ogni accusa i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, in carcere perché sospettati con altri due amici di aver ucciso a calci e pugni il ventunenne Willy Monteiro Duerte nella notte tra sabato e domenica a Colleferro.
“Non lo abbiamo toccato - hanno spiegato al gip di Velletri i due fratelli nel corso dell’interrogatorio nel carcere romano di Rebibbia - siamo intervenuti per dividere una rissa. Abbiamo visto un parapiglia e siamo arrivati”. A sentire il loro difensore, i due fratelli si sono dichiarati "dispiaciuti e distrutti" perché ritenuti responsabili "di un omicidio che non abbiamo commesso”.
"È morto per difendere me e io questa cosa non potrò mai dimenticarla", ha intanto raccontato Lorenzo, amico della vittima e compagno di corso per chef. "Sembravano dei folli, delle furie scatenate. Willy era buono, generoso e quando ha capito che il bersaglio ero io, si è messo in mezzo per placare gli animi ma quelli erano come impazziti". Insomma, era proprio Lorenzo la vittima designata del pestaggio e non il 21enne di Paliano, colpito a morte a calci e pugni
Agli investigatori, che sembrano escludere il movente razziale e politico nell'omicidio, il giovane ha raccontato i dettagli del pestaggio parlando di "venti minuti di terrore mentre Willy gridava di smetterla perché non riusciva più a respirare". A provocare la morte dell'aiuto cuoco potrebbe essere stato un calcio sferrato alla testa anche se a fare maggiore chiarezza sarà l’autopsia, che si svolgerà domani, mercoledì 9 settembre, presso l'Istituto di Medicina Legale di Tor Vergata.
Colleferro, dichiarazioni dal fratello maggiore di Gabriele e Marco Bianchi
I familiari dei fermati, intanto, stanno cercando di prendere le distanze da un fatto così grave dando una spiegazione a quanto accaduto. Il fratello maggiore di Gabriele e Marco Bianchi, Alessandro ha detto in lacrime: "Darei la mia vita per far tornare a sorridere quel ragazzo. Siamo distrutti. I miei fratelli non hanno giustificazioni ma di una cosa sono certo: a sferrare il colpo letale non possono essere stati loro".
Il legale dei due fratelli ha successivamente dichiarato: “I miei assistiti non hanno partecipato alla rissa. Sono scesi dalla loro auto per fare da paciere dopo aver visto alcuni loro amici coinvolti nella rissa. Al giudice hanno indicato i nomi di questi amici. Si sono fermati per cercare di dividerli - ha spiegato ancora il difensore - avranno anche sbracciato, ma non hanno partecipato".
E sempre la difesa dei fratelli Mario e Gabriele Bianchi ha annunciato di aver raccolto nuove testimonianze che verranno depositate presso la procura di Velletri dalle quali emerge che dalla loro autovettura sarebbero scesi solo in tre e non sei persone come raccontato da altri. Particolare che sarebbe confermato anche dalle immagini di una telecamera che ha ripreso l’arrivo dell’auto dei Bianchi.
Colleferro, rimosso il video di "Pistoia" che ironizza sulla morte di Willy. Minacce ai Bianchi
Intanto la procura di Velletri ha disposto una consulenza tecnico-scientifica sugli indumenti dei quattro giovani fermati al fine di verificare la presenza di eventuali tracce della vittima.
Ha fatto molto discutere un video, diventato subito virale, di un videomaker di Cassino, Giorgio Di Folco, in arte Pistoia che, ironizzando sulla morte di Willy Monteiro e puntando il dito sulle origini sudamericane, si è reso protagonista di una diretta sul suo canale social dai toni surreali e violenti. Il videomaker dopo aver rimosso il video è poi intervenuto per chiedere scusa ai familiari della vittima.
E minacce, in queste ore, starebbero arrivando anche ai familiari dei ragazzi fermati come denunciato dal difensore dei fratelli Bianchi che ha voluto sottolineare che si tratta di una “vicenda drammatica che ha distrutto quattro famiglie, attendiamo che l’indagine accerti cosa sia avvenuto ma chiediamo massima attenzione a tutti in queste ore così delicate”.
Il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, ha annunciato che il comune si costituirà parte civile nel processo per la morte di Willy “Chi diffonde odio – ha detto il primo cittadino di Colleferro - non appartiene e non deve appartenere alla mia comunità”.