"Ai tiempi ro barone", lo ius primae noctis è ancora una leggenda medievale? - Affaritaliani.it

Culture

"Ai tiempi ro barone", lo ius primae noctis è ancora una leggenda medievale?

A Prata Principato Ultra si rievoca la storia del barone Zamagna, ucciso da un uomo che voleva difendere la giovane nuora dall'arcaica abitudine feudale

Eduardo Cagnazzi

Nonostante siano state smentite da tempo, le leggende medievali come lo ius primae noctis, detto anche diritto del signore…” sono ancora molto popolari. Il filosofo Eraclide Pantico racconta che a Cefalonia un re esercitava questa ptetesa fino a quando un uomo travestito da donna lo uccise, diventando a sua volta signore dell’isola. Un po’ come accadde al barone Savino Zamagna, originario di Dubrovnik, in Croazia, ucciso nel proprio palazzo baronale di Prata Principato Ultra, in provincia di Avellino. Zamagna venne ucciso da Gianlorenzo la Monica per difendere la giovane nuora dall’arcaica abitudine feudale, travestendosi da sposa e aspettando il nobile signore nel talamo nuziale fino a pugnalarlo a tradimento. A questo avvenimento si ispira “Ai tiempi ro barone”,  l’evento rievocativo di questa leggenda promosso dal Comune di Prata Principato Ultra e finanziato dalla Regione Campania nell’ambito del Programma regionale per la promozione turistica e la valorizzazione culturale dei territori, con la direzione artistica di Roberto D’Agnese e con il supporto dell’Associazione Panta Rei. Tre giorni, dal 21 al 23 giugno, all’insegna della cultura, della gastronomia, della musica e dell’arte per rivivere gli antichi fasti ai tempi del barone.

“Sarà un’edizione ricca di novità, che vedrà il coinvolgimento di nuovi spazi e di un grandissimo cast artistico. Un evento che, nonostante la giovane età, sta crescendo esponenzialmente, afferma Luigi Tenneriello, presidente di Panta Rei. “L’evento non solo vuole valorizzare il territorio promuovendo Prata con le proprie bellezze storiche ed architettoniche, la sua gastronomia e storicità, ma che vuole anche trasferire un valore sociale affinché i diritti delle donne siano rispettati quanto quelli degli uomini. L’evento prende infatti spunto dallo “Ius primae noctis” che, posposto ai giorni nostri, viene utilizzato quale spunto per porre l’attenzione sulla condizione femminile nella società odierna, sulle ingiustizie e le discriminazioni che purtroppo esistono e che non sono più tollerabili”.

E Roberto d’Agnese, direttore artistico: “Il nostro patrimonio storico non deve essere rappresentato da luoghi statici e silenziosi, ma da ambienti che vengono permeati dalla cultura. Ed è quello che vogliamo fare con l’evento di Prata Principato Ultra: portare la cultura in un luogo di cultura, facendolo rivivere conoscendone la storia e le origini anche attraverso attività di spettacolo, andando a rappresentare un esempio per tantissime realtà. Anche sul cast artistico abbiamo lavorato sulla suggestione, attraverso il teatro, la danza d’epoca e le trombe egiziane che faranno da cornice della manifestazione, e siglando una importante collaborazione con Eugenio Bennato, uno dei maggiori esponenti della musica popolare. Porteremo a Prata un cast importante dalla massima espressione del Salento con Officina Zoè fino alla tradizione campana, in un mix di talenti e gruppi di spessore che riporteranno vita nei luoghi della cultura”.