Culture
Street art/ Alla scoperta di C215, maestro dello stencil applicato alla ritrattistica





Parigi, Londra, Tel Aviv, Roma, San Paolo, Gerusalemme, Los Angeles: sono solo alcune tra le città in cui Christian Guémy – conosciuto come C215 – ha dipinto, lasciando tracce di sé sui muri. Ai primi posti della classifica degli street artist più amati, accanto a Banksy e Obey, lavora ininterrottamente con le gallerie di tutto il mondo, e le sue opere sono vendute dalle case d’asta più importanti. Da vent’anni sulla scena della street art mondiale, è diventato l’artista di riferimento per l’utilizzo della tecnica dello stencil applicato alla ritrattistica. I suoi soggetti raffigurano persone comuni, bambini, donne, immigrati, senzatetto, ritratti in pose naturali e catturati nei loro momenti più intimi e personali. Vitry-sur-Seine, la città a pochi chilometri da Parigi dove risiede ormai da qualche anno, è un museo a cielo aperto in cui i suoi volti vibranti e introspettivi sorprendono il passante e indagano nel profondo l’identità umana, restituendo dignità e respiro anche ai paesaggi urbani più decadenti. In alcuni casi il suo stile preciso e inconfondibile traccia un’anatomia del dolore, mentre in altri raffigura la gioia di vivere e la leggerezza attraverso un utilizzo cromatico sapiente e originale. "C215 Un maestro dello stencil" (in libreria per Castelvecchi), frutto di una stretta collaborazione tra l’autrice e l’artista, rappresenta la biografia ufficiale di C215 e il catalogo completo dei suoi lavori.
L'AUTRICE - Sabina de Gregori è nata a Ginevra nel 1982, e vive e lavora a Roma. Laureata in storia dell’arte, studia i linguaggi del contemporaneo e la street. Ha pubblicato per Castelvecchi “Shepard Fairey. In arte Obey” e “Banksy. Il terrorista dell’arte”, finalista al premio Francesco Alziator 2011 per la saggistica.