Culture
Carlo Bernardini è morto. Addio a uno dei padri della fisica italiana.
Carlo Bernardini, addio a uno degli ultimi protagonisti della Fisica italiana degli anni Sessanta del secolo scorso

Ci ha lasciato la scorsa notte all’età di 88 anni Carlo Bernardini, fisico dell’INFN e professore emerito del Dipartimento di Fisica della Sapienza dell’Università di Roma. Se ne va con lui uno degli ultimi protagonisti della Fisica italiana degli anni Sessanta del secolo scorso, anni durante i quali presso i Laboratori Nazionali dell’INFN di Frascati sotto la guida di Bruno Touschek venne realizzato il primo anello di accumulazione AdA e il primo sincrotrone per lo studio della struttura intima della materia.
Erano anni in cui la fisica italiana riscuoteva primati oserei direi mondiali nel campo della ricerca delle particelle, anni che videro insieme a Bernardini, i successi di altri fisici tra cui Giorgio Salvini ed Enrico Persico, sempre operanti nei gloriosi laboratori di Frascati. Ma Bernardini fu anche grande comunicatore e straordinario docente che è riuscito ad appassionare intere generazioni di studenti. Profondo conoscitore della fisica e dei suoi misteri, è stato fino al 2013 direttore di una delle più prestigiose riviste scientifiche di divulgazione “ Sapere”.
Carattere forte e spesso anche polemico non si sottraeva mai al confronto e alla discussione sia con i colleghi che con gli studenti. Credeva profondamente nella ricerca scientifica, e nel ruolo che essa doveva avere in una società moderna e sviluppata e riusciva a comunicare questa sua convinzione sia nelle lezioni ex cattedra, sempre rigorose e avvincenti, che nelle conversazioni animate che spesso seguivano i suoi interventi in convegni e conferenze. Come ha commentato Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, se va con lui uno spirito profondo, un pezzo della storia dell’INFN e dei Laboratori di Frascati.