Culture
Cinema, "18 Regali" e quel meraviglioso viaggio nell’arte del “Resuscitare”
Chi conosce il mondo spirituale sa che questa commovente storia narrata in "18 Regali", tratta da vicende realmente accadute, ha radici nel mondo della magia
Di Andrea Lorusso
Il film 18 Regali è uscito nelle sale italiane il 02 gennaio 2020, e con una molto ingombrante concorrenza al botteghino si è ritagliato al 16 gennaio poco più di due milioni di euro di incassi. Non sono solo i numeri delle vendite a narrare la qualità di un prodotto, certo, infatti questa pellicola è letteralmente fuori dall’ordinario.
Regia di Francesco Amato, è la vera storia di Elisa Girotto morta per un male incurabile nell’estate del 2001. Alla sceneggiatura ha partecipato il marito della donna, Alessio Vincenzotto. I due avevano avuto una bambina, la cui mamma non avendo potuto vederla crescere, ha pensato di lasciarle 18 regali per ogni compleanno sino alla maggiore età.
Un appuntamento che diventa per la ragazza un peso, un tormento, un incalzare un vuoto con la rabbia, così, arrivata all’ultimo compleanno diserta la festa scappando di casa, dove viene investita da un’auto ed entra in coma. Ed è qui che subentra la magia. Il forte desiderio di Anna (la ragazza) di conoscere sua mamma, incontra il trauma che la porterà indietro nel tempo.
Nel mondo esoterico, o se vi turba questa parola, dello spirituale, Resuscitare è possibile. Sì, è la capacità dell’immaginazione (in-me-mago-agere), del forte sentimento, di tenere in vita qualcosa o qualcuno, e di poter riportare una circostanza avanti ed indietro nel tempo a proprio piacimento. Perché l’Anima, il nostro Io più profondo, non si muove con i ritmi del calendario o dell’orologio biologico.
Ed ecco collassare ogni legge della fisica e del possibile che conosciamo. Anna torna al momento in cui la mamma è incinta e ne diventa amica sino al parto, ed Elisa prima di morire ha assaporato sua figlia diciottenne, sanando per entrambe una ferita esistenziale.
La medicina a fine coma direbbe “affetta da gravi allucinazioni”, ed i più scettici la butteranno in fantasia, suggestione, una storia possibile soltanto nei film. Comunque voi la pensiate, la commedia è bella e potentemente emozionante. Vale il prezzo del biglietto e, del sogno.