Culture
Libri, benvenuta primavera: la top 5. Recensioni, nuove uscite e audiolibri
Ecco tutto quello che c’è da sapere per affrontare la primavera 2024 in compagnia di un buon romanzo da leggere o da ascoltare
1) Sei gru cremisi di Elizabeth Lim (Mondadori Oscar Fantastica)
Aprire questo speciale con un bel volume dalla cover primaverile è di certo il miglior modo per accogliere la stagione più attesa dell’anno. Come nella migliore tradizione fantasy, la protagonista del nostro libro, edito da Mondadori nella collana Oscar Fantastica, è una principessa, unica figlia femmina dell’imperatore di Kiata. Abbiamo quindi un regno, un’eroina, un segreto e ovviamente la magia, che tuttavia in questo caso è proibita con severità: Shiori’Anma deve stare bene attenta a non far sapere a nessuno che il grande potere ancestrale le scorre nelle vene. Tuttavia, a causa di un errore e una distrazione durante la cerimonia per il suo fidanzamento – nei confronti di un uomo che Shiori non ha scelto e non vorrebbe sposare – la magia si rivela inaspettatamente a tutti, determinando la temporanea caduta in miseria e sfortuna della ragazza. Non soltanto lei stessa viene cacciata dal regno proprio dalla sua matrigna, anch’ella strega seppur intransigente nei suoi confronti, ma i suoi fratelli vengono trasformati in sei gru, ognuna delle quali perderà la vita ad ogni parola di Shiori. Su di lei scende la povertà, il silenzio, la solitudine, eppure incontrerà personaggi coraggiosi disposti ad aiutarla, vedrà draghi e serpenti di mirabile meraviglia, ma soprattutto capirà fino in fondo che cosa significhi possedere il dono della magia.
Annoverabile tra i fantasy epici per il destino della protagonista, chiamata a salvare il regno e le persone amate, Sei gru cremisi è il nuovo romanzo di un’autrice bestseller: Elizabeth Lim è infatti divenuta nota in tutto il mondo grazie alla serie Il sangue delle stelle, mentre della seconda fortunata saga Six Crimson Cranes in Italia al momento è uscito soltanto il primo capitolo, dal titolo appunto di Sei gru cremisi, mentre si è in attesa della pubblicazione della seconda parte The Dragon’s Promise. Dice di lei la collega Kerri Maniscalco: “Lima è una narratrice magistrale, ogni volta che giri la pagina è magia”; mentre Stephanie Garber definisce questo romanzo “una fiaba strabiliante, un racconto che toglie il fiato”. Di fatto si tratta di una rivisitazione in chiave moderna, fantasy e un po’ femminista della nota fiaba dei sei cigni dei fratelli Grimm, dalla quale l’autrice trae spunto per poi dare vita a un gioco di intrighi, battaglie, segreti, tradimenti, sfide, momenti romantici ed altri commoventi. In apertura consigliamo di studiare bene – e di tornarci su più volte – la mappa di Kiata, a proposito della quale l’autrice sostiene di essersi innamorata “del drago, delle gru in volo, del coniglio sulla luna”. È anche un inno alla fantasia e alla creatività questa storia dove ogni elemento si incastra al posto giusto, facendosi peraltro forte di una narrativa semplice, immediata, ricca di dialoghi e con qualche tocco di eleganza onirica. «La montagna cominciò a cantare, formando delle crepe minuscole e sprigionando ombre dall’interno. I demoni si radunarono, assetati di vendetta, affamati di distruzione».
“Six Crimson Cranes è basato sulla favola The wild swans (in italiano I cigni selvatici) di Hans Christian Andersen o dei fratelli Grimm, a seconda di quale versione si sceglie – ha spiegato la Lim al suo pubblico internazionale – D’altra parte è sempre stata una delle mie fiabe preferite. I miei genitori avevano questo libro illustrato comprato quando stavamo viaggiando in Asia e io lo leggevo di continuo. Per un po’ ho pensato che fosse un racconto asiatico, ma più tardi, quando sono cresciuta, ho capito che in realtà era europeo. Avendolo assorbito sin da quando ero bambina, e poi avendo visto una marea di cartoni e animazioni a proposito di questa fiaba, a un certo punto mi è venuto naturale pensare che non erano state fatte molte rivisitazioni di questa storia. E allora perché non tessere con essa alcune delle mie leggende cinesi e giapponesi preferite?”. Ecco dunque come è nato Sei gru cremisi, che si inserisce nel filone dei retelling e al contempo fonde insieme culture diverse in un linguaggio attuale, creando qualcosa di unico e originale.
Lo consigliamo perché: è un bel fantasy primaverile, che potrà prolungare il piacere della lettura quando uscirà il seguito. Adatto alle sognatrici.