Culture
Egitto, i sarcofagi di Saqqara vincono il premio per l'archeologia
L’International Archeological Discovery Award, l'unico riconoscimento dedicato all'archeologia, premierà i cento sarcofagi ritrovati a Saqqara, in Egitto
Ai cento sarcofagi risalenti alle epoche di Tolomeo e Tardo periodo venuti alla luce nel 2020 a Saqqara, accanto alla piramide di Djoser (la prima struttura di cemento completa esistente al mondo e la più antica piramide a gradoni di tutto l’Egitto) va l’International Archeological Discovery Award, il premio intitolato a Klaled al-Asaad, direttore dell’area archeologica di Palmira che nel 2015 pagò con al vita la difesa del patrimonio culturale. Si tratta dell’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e ai suoi protagonisti, promosso dalla Borsa mediterranea del turismo archeologico (Paestum, 25-28 novembre) e da Archeo, in collaborazione con altre cinque riviste internazionali.
Lo “Special Award” per il maggior consenso sulla pagina Facebook della Bmta è invece andato alla scoperta di tre stanze di Duemila anni fa sotto il Muro del Pianto di Gerusalemme. Dei cento sarcofagi in legno ritrovati a Saqqara, la metà faceva parte del tempio funerario dedicato alla regina Naert, moglie del re Teti, primo faraone della VI dinastia del Vecchio Regno. In lizza a contendersi il premio anche Pompei con le scoperte del Thermopolium, di un carro cerimoniale e le origini etrusche della città.
A contendersi il Premio anche altre scoperte: il Disco di Nebra, le pitture rupestri più antiche del mondo risalenti a 45.500 anni fa in Indonesia, tre stanze sotto il Muro del Pianto a Gerusalemme, i ritrovamenti a Pompei.
Il Disco di Nebra è una lastra in metallo con applicazioni in oro risalente all’Età del Bronzo, che raffigura chiaramente fenomeni astronomici e simboli di forte impronta religiosa, considerato la più antica rappresentazione del cielo e uno dei ritrovamenti archeologici più importanti del XX secolo.
Datata a 45.500 anni fa invece la pittura rupestre del cinghiale delle verruche di Celebes trovata nella grotta calcarea di Leang Tedongnge in Indonesia e che potrebbe essere la più antica pittura rupestre conosciuta al mondo. Per fare un confronto, le pitture rupestri di Lascaux, in Francia, sono datate a circa 17.500 anni fa; quelle più antiche delle grotte di Altamira, in Spagna, a 36.000 anni fa.
A Gerusalemme sotto il Muro del Pianto si celavano tre stanze di 2.000 anni fa. Si tratta di un complesso sotterraneo che comprende tre ambienti contenenti oggetti di uso quotidiano; una porzione di muto, nei pressi del Tempio di Erode, distrutto dai Romani nell’anno 70 a.C.
A Pompei, numerose scoperte: un Thermopolium, un carro cerimoniale, le origini Etrusche della città
Il geografo greco Strabone faceva risalire le origini di Pompei agli Osci, una popolazione di ceppo sannitico appartenente alla Campania preromana, per tanti secoli ritenuta la più valida, anche se la fondazione di Pompei, avvenuta almeno 700 anni prima della sua tragica fine, 79 d.C., continuava a essere avvolta dal mistero.
Le ultime campagne di scavo raccontano che Pompei sarebbe stata una città etrusca per lingua e per cultura, seppur costruita con uno stile diverso rispetto a quello che contraddistingue i suoi fondatori. La scoperta presentata dal direttore Massimo Osanna e dall’archeologo Carlo Rescigno si basa sulle centinaia di anfore, vasi, ampolle e coppe con iscrizioni ritrovate nello scavo del santuario costruito lungo la strada che collegava la città al mare, una costruzione a pianta rettangolare e a cielo aperto, riemersa a poche centinaia di metri dalle mura meridionali della città, in quello che viene indicato come il “Fondo Iozzino”.
Gli scavi hanno fatto emergere anche un Thermopolium, bottega alimentare alla quale si aggiungeva uno street food con piatti di vario tipo, dalle lumache a una sorta di paella. Il Termopolio della Regio V, una delle tavole calde di Pompei, con l’immagine della Nereide a cavallo, era già stato parzialmente scavato nel 2019. Infine, il rinvenimento di un carro cerimoniale, un reperto straordinario emerso integro dallo scavo della villa suburbana a nord di Pompei, oltre le mura della città antica rientra nell'ambito dell'attività congiunta finalizzata al contrasto delle attività illecite a opera di scavi clandestini nell'area a opera di tombaroli. Un grande carro cerimoniale a quattro ruote, con i suoi elementi in ferro, decorazioni in bronzo e stagno di carattere erotico (si trattava forse di un carro nuziale oppure destinato al culto di Cerere o Venere).
Il Premio sarà consegnato nel corso della Borsa del turismo archeologico (Paestum, 25-28 novembre) da Fayoud, archeologa e figlia di Khaled al-Asaad.