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Culture
Festa della Donna: cinque figure femminili da riscoprire

5)  Bianca Cappello. Dalla damnatio memoriae alla verità di Paola Irene Galli Mastrodonato (Linea Edizioni)

Torniamo infine in patria per chiudere questo speciale in occasione della Festa della Donna, dando a una dama di origini veneziane vissuta in Toscana l’onere di concludere il nostro excursus tra volti femminili indimenticabili. Ci troviamo in questo caso ad affrontare una biografia vera e propria, dove – a differenza dei libri precedenti – l’aderenza ai fatti storici è ritenuta dall’autrice fondamentale, tanto più che per lungo tempo la verità è stata mistificata. Bianca Cappello è una patrizia veneziana che lasciò la propria terra per trasferirsi nel Granducato di Toscana, dove iniziò una relazione passionale e al contempo romantica con il Granduca Francesco I de’ Medici; dopo la morte dei precedenti coniugi, finalmente i due si sposarono e trascorsero molto del loro tempo libero nella splendida Villa di Poggio a Caiano, fino a quando li colse una morte improvvisa e inspiegabile. Attorno a questo mistero sono stati svolti studi – tanto sulle carte storiche quanto da un punto di vista archeologico – arrivati sino ai nostri giorni, per svelare il più grande dei misteri: fu una dipartita per cause naturali, oppure vennero uccisi, magari con del veleno?

Bianca Cappello
 

La studiosa Paola Irene Galli Mastrodonato, insegnante di Lingua e Traduzione Inglese presso l’Università della Tuscia – che ha finanziato le ricerche e la realizzazione di questo importante volume – è andata a scavare nelle pieghe della storia, non accontentandosi delle dicerie, ma volendo riportare alla luce la verità tanto a lungo infangata. Non fu infatti soltanto la vicenda in sé ad essere volutamente occultata, ma la figura stessa di Bianca Cappello, che ha subìto nel corso del tempo una sistematica opera di cancellazione nella memoria collettiva. Il desiderio dell’autrice di restituirle voce, volto, personalità, emozioni e talenti è allora la molla che l’ha spinta a immergersi nella scrittura di Bianca Cappello. Dalla damnatio memoriae alla verità, un libro impegnativo, ricchissimo di dettagli e di elementi tratti dalla documentazione esistente, frutto di ricerche che hanno richiesto anni. Ne è però valsa la pena, poiché finalmente da queste pagine emerge “una donna bellissima, colta, intelligente e anche alquanto anticonformista, sposa riamata di due mariti, uno plebeo e l’altro principe, ammirata e lodata da artisti, musicisti, poeti, regnanti e papi, sui quali spiccano Filippo II di Spagna, Sisto V e Torquato Tasso”.

Come spesso accade in occasione di morti violente, inaspettate e misteriose, le leggende iniziano a sorgere secolo dopo secolo, fino ad offuscare del tutto i protagonisti del fatto di cronaca, per lasciare spazio alle interpretazioni più argute e piccanti. Tuttavia, Bianca Cappello de’ Medici non merita di vedere la propria personalità brillante e il proprio brio che tanto ammaliò i suoi contemporanei sminuito e dimenticato; ecco allora che quest’opera di inestimabile valore ce la riconsegna integra, completa, finalmente ritratta in base a tutto quanto sappiamo oggi di lei, dopo decenni di studi (e qualche mistero ancora aperto). Al termine del volume Linea Edizioni ha aggiunto una corposa bibliografia e una serie di immagini in bianco e nero che ci consentono di visualizzare meglio la storia narrata: su tutte, spicca il Ritratto di Bianca Cappello realizzato da Michele Tosini e utilizzato anche per la cover, dal quale si evince la grazia e la freschezza di una donna dai modi fini e raffinati, dallo sguardo dolce, capace di far innamorare intere corti, come in effetti accadde. Molte sono anche le note a margine che l’autrice inserisce per approfondire alcuni passaggi e le rime aggiunte qua e là, pertanto questa biografia non va considerata un romanzo parzialmente di fantasia come i precedenti, ma un vero e proprio lavoro accademico da leggere con la dovuta calma, con attenzione e con la curiosità necessaria a riscoprire la vita dimenticata di Bianca Cappello.      

Lo consigliamo perché: la Granduchessa di Toscana è tra le figure più affascinanti e misteriose del passato italiano; su di lei molto è stato detto, il più delle volte riportando informazioni false o fuorvianti. Questo saggio di estrema precisione e profondità consente tanto agli studiosi quanto agli appassionati di far luce su una donna che ricoprì un ruolo fondamentale nel passato italiano.

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