Culture
Fondazione Rava, alla Scala per festeggiare vent’anni di solidarietà
Il Teatro alla Scala ospiterà il concerto che celebra l’anniversario della Fondazione Rava. Il ricavato sarà devoluto all'Ospedale Saint Damien di Haiti
Martedì 4 febbraio al Teatro alla Scala di Milano i giovani musicisti dell’Orchestra dell’Accademia, diretti da Lorenzo Viotti, suoneranno per i giovani di Haiti: così Fondazione Rava festeggia i suoi vent’anni
Lorenzo Viotti salirà sul podio dell’Orchestra dell’Accademia scaligera, con Andrea Lucchesini al pianoforte, per un concerto straordinario che festeggia i 20 anni della Fondazione Francesca Rava – NPH Italia, nata nel 2000 per aiutare i bambini in difficoltà in Italia e nel mondo e sostenere in particolare l’ospedale pediatrico Saint Damien della poverissima Haiti.
Mariavittoria Rava, Presidente della Fondazione, ha sottolineato: “Sarà una serata straordinaria per festeggiare i vent’anni della Fondazione qui alla Scala con il maestro Viotti. È una grande emozione ma, com’è nostra filosofia, non guardiamo indietro ma continuiamo a impegnarci, in particolare per l’ospedale pediatrico Saint Damien. Abbiamo creato in questi anni tanti reparti che portano l’eccellenza dei medici italiani in questo Paese, per salvare tante piccolo vite ma anche per aiutare queste persone a rendersi indipendenti e autonomi nell’aiuto. Tutte le donazioni delle persone che verranno ad assistere al concerto, saranno devolute interamente ai bambini di Haiti”.
L’intero ricavato della serata sarà infatti a favore dell’Ospedale Saint Damien, progettato, realizzato, sostenuto dalla Fondazione Francesca Rava - NPH Italia Onlus in Haiti, dove l’emergenza è quotidiana per fame, sete, malattie e dove il 12 gennaio è stato ricordato il terribile terremoto che sconvolse dieci anni fa l’isola, colpita successivamente dal colera, 4 uragani e da una grave instabilità politica.
Il Saint Damien assiste 80.000 bambini l’anno ed è l’unico ospedale pediatrico in Haiti, dove N.P.H, l'organizzazione rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, opera dal 1987 sotto la guida del medico in prima linea Padre Rick Frechette. In questo paese poverissimo, dove ogni ora 2 bambini muoiono per malnutrizione e malattie curabili, N.P.H e l’affiliata Fondazione Saint Luc, che riunisce i ragazzi cresciuti nella Casa NPH sull’isola, offre a migliaia di bambini assistenza medica, accoglienza, istruzione, in progetti di aiuto immediato, che puntano allo stesso tempo anche allo sviluppo di autonomia e competenze locali.
“All’interno dell’ospedale” spiega, Mirella Parmeggiani, responsabile relazione esterne, eventi e progetti speciali del Consorzio Grana Padano, “Abbiamo raccolto i fondi per costruire il Grana Padano Nutrition Center, uno dei primi reparti per la cura alla malnutrizione. La nostra storia di bontà è proseguita negli anni, passando per Expo dove abbiamo raccolto altri fondi per l’ospedale, e andremo avanti sicuramente".
Rosaline Paul testimonia: “Durante il terremoto il Consorzio ha distribuito molto formaggio, che è molto nutriente. Stiamo facendo anche un progetto per la malnutrizione. È un onore per me vedere dei giovani che contribuiscono alla splendida serata che si terrà martedì alla Scala, e ancora di più sapere che lo fanno per salvare tanti bambini ad Haiti, dando una speranza alla nostra gioventù”.
L’empowerment dei giovani, per consentire loro di esprimere il proprio potenziale, e perché siano motori di rinascita delle loro comunità, caratterizza infatti da sempre il lavoro della Fondazione Francesca Rava e di NPH, l’organizzazione che rappresenta in Italia, da 65 anni in America Latina.
Martina Colombari, Testimonail della Fondazione, ha messo in evidenza: “Sono dodici anni che mi occupo di Fondazione Rava, come testimonial e volontaria. Ho scoperto questo mondo durante una serata alla Scala come quella che avverrà il 4 di febbraio e ho capito quanto sia importante aiutare gli altri. Ora siamo nel 2020 e purtroppo ad Haiti si muore ancora di fame e di malattie curabilissime nel nostro mondo. In questi anni abbiamo creato un ospedale, un orfanotrofio, dei progetti per la malnutrizione e una città dei mestieri. In più facciamo distribuzione di acqua potabile e ci preoccupiamo delle tematiche legate all’infanzia. Serate come queste sono fondamentali: a volte si spengono i riflettori e ci si dimentica che Haiti è ancora in ginocchio dopo quel terremoto di dieci anni fa. La gente di Haiti ha bisogno di noi!”.
Teatro alla Scala, il programma musicale del concerto: il debutto della nuova Orchestra dell'Accademia. Viotti ad Affari: " La musica è libertà di emozionarsi"
Anche il concerto, che segna il debutto della nuova Orchestra dell'Accademia, recentemente formatasi dopo un impegnativo iter di selezione, diviene un’occasione importante per dei giovani musicisti per mettersi alla prova e dimostrare il proprio talento accanto a un artista autorevole e stimato come Andrea Lucchesini, altresì riconosciuto per il suo impegno come didatta, e a un direttore del calibro di Lorenzo Viotti, che a soli 29 anni è stato appena nominato Direttore Principale della Netherlands Philharmonic Orchestra e della Dutch National Opera (DNO) ad Amsterdam. Viotti, che ha debuttato alla Scala proprio con i complessi dell’Accademia, è già salito sul podio della Filarmonica della Scala e in queste settimane è al suo debutto operistico al Piermarini con Roméo et Juliette di Gounod.
“Molta musica è stata composta quando la libertà era un lusso o la più grande speranza. Credo che la musica possa dare alle persone la sensazione di essere liberi con il cuore e con la mente. Fare un concerto con dei giovani musicisti è per ricordare a tutti che la musica è un linguaggio universale, forse l'unico che ti può emozionare anche senza conoscerne nulla: dona la libertà di far scorrere le emozioni, di piangere, di essere felice, di ridere. Sarà un concerto molto importante quello che faremo!”, ha detto il Maestro parlando con Affaritaliani.it.
Il programma musicale della serata del 4 febbraio è di sicuro richiamo: il Concerto n. 1 in re minore per pianoforte e orchestra di Johannes Brahms e la Sinfonia n. 5 in re minore di Dmítrij Šostakóvič. Il concerto di Brahms, composto fra il 1854 e il 1858, venne eseguito dallo stesso autore al pianoforte nel 1859, ad Hannover, sotto la direzione di J. Joachim. Sicuramente una delle opere maggiori del musicista amburghese, il concerto trova momenti di grande intensità romantica nel dialogo fra l’orchestra e lo strumento solista.
La Sinfonia n. 5, pubblicata da Šostakóvič nel 1937 con il sottotitolo sottilmente ironico “riposta pratica a una giusta critica” contro la censura stalinista che aveva stroncato la sua Lady Macbeth del distretto di Mszek e lo aveva obbligato a ritirare anche la Quarta Sinfonia, è rivestita nel finale di un ostentato ottimismo che nasconde in realtà un profondo ed autentico dissenso. La Sinfonia, nei suoi quattro movimenti, illustra lo sviluppo dell’essere umano, dalle primarie pulsioni ancora istintive alla sperimentazione del dolore fino al superamento delle difficoltà dell’esistenza.
La Fondazione ringrazia Intesa Sanpaolo e Rolex per la partecipazione all’iniziativa e il Consorzio tutela Grana Padano per il sostegno all’Ospedale Saint Damien.
Per informazioni e prenotazioni biglietti
Fondazione Francesca Rava – N.P.H Italia Onlus
Tel +39 02 54122917 www.fondazionefrancescarava.org, eventi@nph-italia.org