Culture
Georg Simmel (filosofo della modernità) ad Urbino: convegno il 10 ottobre
Georg Simmel (filosofo della modernità) ad Urbino, il convegno
Nella suggestiva atmosfera rinascimentale di Urbino, mercoledì 10 ottobre 2018, prenderà avvio il Convegno di Studi: “Georg Simmel, un secolo dopo. Cultura, Filosofia e Politica”, dalle 10 alle 13.30, nella Sala degli Incisori, Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica di Urbino.
In presenza di autorevoli studiosi della storia della filosofia, il Professore Antonio De Simone, ideatore ed organizzatore del convegno, darà inizio ai lavori.
Sarà ospite Alessandra Peluso, filosofa salentina, che terrà la relazione: “Educazione, cultura e vita in Georg Simmel” e discuterà intorno alla figura del filosofo tedesco, soffermandosi in particolare, sulla teoria educativa di Simmel con uno sguardo all’oggi e all’importanza di sanare il dialogo tra individui, società, popoli, legante all’idea fondamentale che è la Vita. Tra filosofia e pedagogia si dipanerà il confronto.
Un siècles après la figura filosofica di Georg Simmel e la sua fondamentale diagnosi del conflitto della cultura moderna tra vita, filosofia, sociologia, arte, religione, educazione e politica permangono ancora in tutta la loro cogente ‘attualità’. Il Convegno di Studi, a cui partecipano anche autorevoli studiosi simmeliani, intende discutere scientificamente gli sviluppi problematici della ‘ineludibile’ eredità del pensiero e dell’opera di Simmel nella nostra contemporaneità”; così esordisce il luminare Antonio De Simone, dando vita ad un incontro, non casuale e certamente tra i primi, di caratura europea e di spessore culturale. Voluto fortemente da un insigne studioso di Georg Simmel, autore di sue opere oramai da decenni, ha proposto - con la collaborazione dell’Università di Urbino, del Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM), e con il patrocinio della Città, - di offrire, un secolo dopo la scomparsa di Simmel (1918-2018), un convegno nel quale saranno protagonisti di un dialogo forbito attorno a tale figura poliedrica e ancora affascinante, i proff. Bruno Accarino (Università di Firenze), con una relazione dal titolo “Il non-sapere trasegretezza e interazione in Georg Simmel”; Luigi Alfieri (Università di Urbino): “Simmel tra Schopenhauer e Nietzsche”; Marta Picchio (Università di Perugia): “L’esperienza della guerra. Simmel tra cultura e politica”; Alessandra Peluso (Università del Salento): “Educazione, cultura evita in Georg Simmel”; Pierre Dalla Vigna (Università dell’Insubria, Varese-Como): “L’economia deldesiderio da Simmel a Baudrillard”; Micaela Latini (Università dell’Insubria, Varese-Como):“Inquietudini trasversali: Simmel con Rodin”; Davide D’Alessandro (Università di Urbino):“Moderno & Contemporaneo. Tra Simmel e Bauman”.
Segue il dibattito e la conclusione del convegno; mentre, l’inizio dei lavori, l’introduzione e il coordinamento saranno ad opera del professore Antonio De Simone.
E dunque, ad Urbino “città dell’anima” e del Rinascimento, tra modernità e contemporaneità, si affronterà la questione fondamentale dell’uomo, individuo, persona, o soggetto che da libero pensatore, genio artistico, è stato assoggettato da una modernità fuorviante e alienante per via di utilitarismi e abusi di tecnologie, in un’epoca quella contemporanea, schiacciata nel suo eterno presente, ancora avulsa da soluzioni efficaci e progetti lungimiranti. Il convegno sarà perciò, motivo di considerevoli riflessioni, fornendo l’opportunità concreta di ampliare e consolidare il legame già indissolubile tra l’Università e la città di Urbino, uno dei principali esponenti di studi su Georg Simmel, Antonio De Simone e gli studiosi simmeliani con le eventuali comunità di studenti, cittadini, professionisti che costituiranno l’uditorio.
Nell’atmosfera rinascimentale di Urbino, mercoledì 10 ottobre 2018, prenderà avvio il Convegno di Studi: “Georg Simmel, un secolo dopo. Cultura, Filosofia e Politica”, dalle 10 alle 13.30, nella Sala degli Incisori, Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica di Urbino.
Dell’Italia inoltre, Simmel è stato: “… fine conoscitore di Dante e interprete acuto di Michelangelo, amava la Toscana e soprattutto Firenze, che riteneva essere la sua patria spirituale. Simmel era affascinato dalle grandi città storiche italiane del Rinascimento e dell’antichità… la bellezza è sempre forma di elementi che in sé le sono indifferenti ed estranei e che soltanto nel loro insieme acquistano valore estetico” (da “Il ponte sul grande abisso. Simmel e il divenire dell’essere”, di Antonio De Simone, Morlacchi Ed.).