Georg Simmel (filosofo della modernità) ad Urbino
Georg Simmel (filosofo della modernità) ad Urbino, il convegno
“Un siècles après la figura filosofica di Georg Simmel e la sua fondamentale diagnosi del conflitto della cultura moderna tra vita, filosofia, sociologia, arte, religione, educazione e politica permangono ancora in tutta la loro cogente ‘attualità’. Il Convegno di Studi, a cui partecipano anche autorevoli studiosi simmeliani, intende discutere scientificamente gli sviluppi problematici della ‘ineludibile’ eredità del pensiero e dell’opera di Simmel nella nostra contemporaneità”; così esordisce il luminare Antonio De Simone, dando vita ad un incontro, non casuale e certamente tra i primi, di caratura europea e di spessore culturale. Voluto fortemente da un insigne studioso di Georg Simmel, autore di sue opere oramai da decenni, ha proposto - con la collaborazione dell’Università di Urbino, del Dipartimento di Studi Umanistici (DISTUM), e con il patrocinio della Città, - di offrire, un secolo dopo la scomparsa di Simmel (1918-2018), un convegno nel quale saranno protagonisti di un dialogo forbito attorno a tale figura poliedrica e ancora affascinante, i proff. Bruno Accarino (Università di Firenze), con una relazione dal titolo “Il non-sapere trasegretezza e interazione in Georg Simmel”; Luigi Alfieri (Università di Urbino): “Simmel tra Schopenhauer e Nietzsche”; Marta Picchio (Università di Perugia): “L’esperienza della guerra. Simmel tra cultura e politica”; Alessandra Peluso (Università del Salento): “Educazione, cultura evita in Georg Simmel”; Pierre Dalla Vigna (Università dell’Insubria, Varese-Como): “L’economia deldesiderio da Simmel a Baudrillard”; Micaela Latini (Università dell’Insubria, Varese-Como):“Inquietudini trasversali: Simmel con Rodin”; Davide D’Alessandro (Università di Urbino):“Moderno & Contemporaneo. Tra Simmel e Bauman”.
Segue il dibattito e la conclusione del convegno; mentre, l’inizio dei lavori, l’introduzione e il coordinamento saranno ad opera del professore Antonio De Simone.
E dunque, ad Urbino “città dell’anima” e del Rinascimento, tra modernità e contemporaneità, si affronterà la questione fondamentale dell’uomo, individuo, persona, o soggetto che da libero pensatore, genio artistico, è stato assoggettato da una modernità fuorviante e alienante per via di utilitarismi e abusi di tecnologie, in un’epoca quella contemporanea, schiacciata nel suo eterno presente, ancora avulsa da soluzioni efficaci e progetti lungimiranti. Il convegno sarà perciò, motivo di considerevoli riflessioni, fornendo l’opportunità concreta di ampliare e consolidare il legame già indissolubile tra l’Università e la città di Urbino, uno dei principali esponenti di studi su Georg Simmel, Antonio De Simone e gli studiosi simmeliani con le eventuali comunità di studenti, cittadini, professionisti che costituiranno l’uditorio.
Nell’atmosfera rinascimentale di Urbino, mercoledì 10 ottobre 2018, prenderà avvio il Convegno di Studi: “Georg Simmel, un secolo dopo. Cultura, Filosofia e Politica”, dalle 10 alle 13.30, nella Sala degli Incisori, Collegio Raffaello, Piazza della Repubblica di Urbino.
Dell’Italia inoltre, Simmel è stato: “… fine conoscitore di Dante e interprete acuto di Michelangelo, amava la Toscana e soprattutto Firenze, che riteneva essere la sua patria spirituale. Simmel era affascinato dalle grandi città storiche italiane del Rinascimento e dell’antichità… la bellezza è sempre forma di elementi che in sé le sono indifferenti ed estranei e che soltanto nel loro insieme acquistano valore estetico” (da “Il ponte sul grande abisso. Simmel e il divenire dell’essere”, di Antonio De Simone, Morlacchi Ed.).
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