Culture
I nuovi linguaggi dell'arte nei quarantacinque anni della Galleria Trisorio
Un viaggio che ripercorre l'attività dello Studio dai primi anni Settanta attraverso mostre d'avanguardia e performance. Una storia che continua ancora oggi
La storia dei quarantacinque anni di attività della Galleria d’arte Trisorio raccontata da Lucia Trisorio e dalla figlia Laura per i tipi di Electa. Un viaggio nel mondo dell’arte contemporanea che ripercorre gli episodi della Galleria nei primi anni Settanta a Napoli attraverso le mostre d’avanguardia dedicate alla performance, alla fotografia e alla video arte, gli album dei ricordi di Villa Orlandi di Anacapri dove amavano soggiornare artisti come Cy Twombly, Joseph Beuys e Jannis Kounellis, gli anni dello spazio romano, la nascita e il successo del festival Artecinema, fino all’apertura della nuova sede di Palazzo Ulloa Ruffo di Bagnara dove oggi la storia continua. Una storia d’arte in un volume edito da Electa che ricostruisce la storia dei primi quarantacinque anni dello Studio Trisorio: un racconto corale e polifonico, composto da opere, allestimenti iconici, lettere e pagine degli album degli ospiti della villa di famiglia. Portare il contemporaneo in quegli anni a Napoli non era semplice, ma la galleria è stata, sin dagli esordi, un punto di riferimento, di verifica e di scambio di idee, per tutte le espressioni dell’arte. Tra le prime in Italia a inserire regolarmente nella propria programmazione la fotografia e la videoarte, già nel 1982 organizzò una rassegna di video d’artista, con opere di Alighiero Boetti, Christian Boltanski, Daniel Buren, Joan Jonas, Nam June Paik, Giulio Paolini, Bill Viola e molti altri.
Le singole sezioni del libro illustrano i punti salienti di una storia di successo, dalle premesse a Napoli, alla fondazione del festival di documentari sull'arte Artecinema, dall’apertura dello spazio a Roma nel 2004, fino alla recente espansione dei locali napoletani, dove la storia diventa futuro. Le voci narranti sono quelle di Lucia e Laura Trisorio, protagoniste -insieme al fondatore Pasquale- di questa storia, e quindi custodi di preziosi ed emblematici aneddoti. Dalle testimonianze di Michele Bonuomo, Bruno Corà, Nicola Del Roscio, Bruno Fiorentino, Angela Tecce, Angelo Trimarco e Andrea Viliani, emerge il ritratto di una Galleria che è stata ed è al contempo casa, rifugio e trampolino di lancio dei più grandi artisti contemporanei: un luogo in cui si è scritta, e si continua a scrivere, la storia dell’arte.