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Il mistero della stella degli alieni: Tabby si è oscurata di nuovo
KIC 8462852, meglio nota come Tabby, si è oscurata di nuovo. E gli scienziati non capiscono perché. Lo studio di Science
E' chiamata stella degli alieni e da anni sta facendo letteralmente impazzire gli astronomi di tutto il mondo. Stiamo parlando di KIC 8462852, meglio nota come Tabby, l'astro famoso per i suoi cali di luminosità periodici che gli scienziati non riescono a spiegare. Si trova a 1300 anni luce da noi nella costellazione del Cigno.
Secondo quanto riporta Science, la stella degli alieni è stata oggetto di un ennesimo oscuramento. Per gli scienziati l’ultimo calo di luminosità registrato, pari al 22%, non può essere dovuto al passaggio di un esopianeta davanti alla stella.
E così, da tempo ormai, c'è chi sostinene che a far affievolire la luce di Tabby possano essere gigantesche strutture costruite da una civiltà aliena.
Come riporta Science sul suo sito, la stella ha ricominciato a indebolirsi il 24 aprile e fino a oggi il fenomeno si è ripetuto diverse volte. I primi a notarlo sono stati gli scienziati dell’Osservatorio Fairborn, dell’università statale del Tennessee, che hanno rilevato una diminuzione del 3% della luce della stella, rispetto alla sua normale luminosità.
Nel corso del tempo si sono fatte strada varie teorie sui cambiamenti di luminosità: dalle comete che con il loro passaggio la oscurerebbero momentaneamente, a una nube di gas: fino ad ora nessuna di queste ipotesi ha fornito una spiegazione plausibile.
“È il primo chiaro segno di indebolimento che abbiamo visto dal 2013′‘, ha rilevato l’astronomo Jason Wright, dell’università statale della Pennsylvania, che aveva appunto immaginato che strutture di una civiltà avanzata possano bloccare la luce della stella.
Dalle prime osservazioni, nel 2013, un’armata di telescopi basati a terra ha cominciato a osservare la stella per riuscire a dare una spiegazione al fenomeno. Il calo di luminosità della luce dell’astro era stato fino al 20%, pertanto molto estremo, ed era avvenuto a una frequenza apparentemente casuale che non era compatibile con il passaggio di un pianeta, ma di qualcosa di molto più grande e più irregolare.