Culture
L'energia della vita e la creatività geniale di Matisse in mostra a Sorrento
L'esposizione, fino al 20 ottobre presso le sale di Villa Fiorentino, punta ad accendere i riflettori sull'impronta che l'artista francese diede al teatro.
Prende il nome “Il Sipario della Vita” la mostra dedicata al genio di Henri Matisse. La prestigiosa sede della Fondazione Sorrento accoglierà quello che è considerato come uno dei principali eventi culturali dell’estate a livello nazionale. Una mostra, dal 15 giugno al 20 ottobre a Villa Fiorentino, che punta ad accendere i riflettori in particolare sull’impronta che l’artista francese diede al teatro ed in generale al suo lato scenografico e di creazioni ad “effetto”. Henri Matisse, infatti, non fu solo un grande pittore, considerato che si interessò anche molto al teatro ed alla realizzazione di costumi di scena, scenografie e odalische. Primo evento celebrativo a livello internazionale dei 150 anni dalla nascita del grande maestro del ‘900, nato a Cateau Cambresis il 31 dicembre 1869, la mostra presenta oltre 90 opere, tra dipinti, disegni ed opere grafiche. I lavori provengono dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, dalla Gallerie Maeght di Parigi e da Magnum Photos. Coordinatore del progetto è Gaetano Milano, amministratore delegato della Fondazione Sorrento, ente presieduto da Gianluigi Aponte. La manifestazione è realizzata in collaborazione con il Comune di Sorrento. Curatori inoltre dell’esposizione, il professor Markus Müller, direttore del Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster e Gabriele Accornero, esperto di management culturale e ceo di Bridgeconsulting-pro. La mostra sorrentina indaga anche il rapporto tra l’artista e le sue modelle. Infatti, Matisse si interessò anche di abiti e di alta moda, si dice che il maestro definisse le donne “attrici della sua arte”, considerandole il tema principale del proprio lavoro. Vengono presentati inoltre dei soggetti particolari, le odalische, per Matisse la sintesi ideale tra la rappresentazione della donna e l’ornamento vegetale o geometrico. L’itinerario espositivo prosegue con i papiers découpés, un tipo di collage inventato da Matisse, la cui tecnica consiste nel ritagliare il colore per poi applicare le forme ottenute su tela. Ci sarà inoltre una sala con una ricostruzione in 3D della Cappella di Vence, uno degli ultimi capolavori del grande artista realizzato prima della sua morte. “La Fondazione Sorrento -spiega l’ad Gaetano Milano- intende coinvolgere la città nel progetto Matisse attraverso iniziative che trasformeranno la mostra in occasione di promozione degli operatori e gli operatori in promotori della mostra stessa. In questi primi anni di attività espositiva a livello internazionale abbiamo compreso che la cultura e l’arte sono un volano straordinario per il tessuto economico e sociale della città ed in tal senso vogliamo ulteriormente puntare i nostri sforzi”. “La mostra -commenta il presidente Gianluigi Aponte- è frutto di collaborazioni con un’istituzione culturale di grande prestigio come il Museo Picasso. Fare rete è una condizione essenziale per giocare un ruolo tra i grandi player dell’arte non solo in Italia ma anche a livello internazionale.