L'Estate Flegrea con il Pozzuoli Faber Jazz Festival all'insegna dell'arte.
Una serie di spettacoli itineranti di musica e cultura nei suggestivi luoghi del Parco archeologico dei Campi Flegrei. Da Cuma alle Terme romane di Baia.
L’estate Flegrea parte all’ombra dell’area archeologica dell’antica Puteoli e del territorio circostante. Parte con il Pozzuoli Faber Jazz Festival 2018, giunto alla IX edizione con un programma messo punto dall’Associazione Jazz and Conversation e dal Parco archeologico dei Campi Flegrei con un programma che vedrà in scena un nuovo attore. Si tratta della Faber Italia srl, un’azienda che produce macchine da caffè leader del settore per meccanica e design, particolarmente attenta ai fermenti culturali e agli eventi
che li caratterizzano. Spettacoli itineranti per appassionati di musica, ma non solo, per scoprire i Campi Flegrei, la Terra del Mito, tra i territori più ricchi d'Italia per bellezze archeologiche, paesaggistiche e culturali. Un susseguirsi di luoghi e di tesori di quel che resta della Magna Grecia e dell’epoca romana che riconducono a ritroso nel tempo il visitatore, come la tomba di Agrippina, l’antico porto imperiale, il Sacello degli Augustali di Misenum, l’antro della Sibilla Cumana, il castello di Baia, sede del museo del Parco, l’anfiteatro Flavio (la terza arena per dimensione del mondo dopo il Colosseo e quello di Capua), testimonianza della straordinaria tecnica raggiunta dall’ingegneria romana, la Solfatara, dove secondo la leggenda fu decapitato il vescovo Gennaro.
“Un festival dei Campi Flegrei non poteva che essere ospitato dal Parco archeologico.
Partiamo da Cuma per ripercorrere, attraverso la musica, il filo sottile della storia”, afferma
il direttore Paolo Giulierini. “Viviamo i nostri monumenti, i luoghi della cultura aperti di
sera, coniugandoli a performance importanti e valorizzando, oltre al patrimonio, le tante
energie e risorse impegnate per la valorizzazione di questa terra”.
Città bassa di Cuma, Terme di Baia, Castello Aragonese tra i siti del Parco archeologico
scelte per spettacoli emozionanti e suggestivi. A questi siti si alternano strutture e
residenze rinomate nel circuito turistico.
“Non è soltanto un evento di musica -sottolinea il sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia - ma è anche l'occasione per mettere in vetrina e promozione alcune tra le zone più suggestive dei Campi Flegrei. È un'iniziativa che unisce il territorio flegreo all'insegna della musica e della cultura. Un percorso che negli anni abbiamo sempre sostenuto, convinti dell'impegno di chi dona il proprio tempo per la crescita del territorio”.
Un grande palco in movimento con la partecipazione di tanti artisti. Uno spettacolo
multiforme e dinamico, una festa per coinvolgere tutti. Un viaggio emozionante di cultura
e sapere, di radici e tradizioni, leggendo la storia del territorio fino ai giorni nostri.
“Sin dalla sua prima edizione -spiega Antimo Civero (a sinistra nella foto con Giulierini), direttore artistico del Festival- l’associazione con la sua decennale attività, ha avuto come quinta naturale le straordinarie vestigia del territorio flegreo. Il territorio che vive e racconta il suo passato per proiettarlo nel futuro sono momenti che appaiono fondamentali e insostituibili di ogni cultura”.