Culture
Libri (in uscita) sulla scuola/ Dai ripetenti di Affinati alle "nuove" classi di Corlazzoli... E alla Mostra di Venezia...

L'INTERVISTA-DOPPIA
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IL NUOVO LIBRO DI AFFINATI - Pinuccio non fa i compiti. Mirko gioca col cellulare. Davide rompe le penne. Romoletto scrive "vado ha casa". Siamo di fronte a vecchi Pinocchi o nuovi somari? Cosa succede nella testa di molti adolescenti di oggi? Per rispondere a queste domande non basta analizzare le statistiche dell'abbandono scolastico o interpretare i risultati delle prove di verifica. Bisogna indagare sulle emergenze sociali e culturali del nostro mondo, legate alla rivoluzione digitale, alla crisi della famiglia, alla frantumazione informativa, alla decadenza di principi morali un tempo ritenuti invalicabili. Eraldo Affinati, da sempre impegnato nel recupero dei ragazzi difficili, racconta con tenerezza non priva di ironia lo splendore e la fragilità dei quindicenni con cui divide l'esistenza quotidiana. Riflette sulla sua esperienza di insegnante scegliendo il punto di vista del ripetente, cioè colui che fallisce, ma proprio per questo può aiutarci a capire cosa non ha funzionato e perché. La valutazione, la nota, i genitori, la questione del voto: questi e altri nodi sono affrontati nella consapevolezza che la sfida educativa contemporanea è un impegno decisivo per uscire da una crisi etica che riguarda tutti. Pagine che si chiudono con l'immagine di una scuola diversa: la Penny Wirton, dove si insegna la lingua italiana ai ragazzi immigrati e proprio i "ripetenti" hanno la possibilità di vedersi con occhi nuovi aiutando i coetanei che arrivano da tutto il mondo.
L'AUTORE - Eraldo Affinati è nato nel 1956 a Roma dove vive e lavora. Insegna italiano e storia nell'Istituto Professionale di Stato "Carlo Cattaneo", presso la succursale della Città dei Ragazzi. Il suo primo romanzo, d'impronta autobiografica, s'intitola Soldati del 1956 (Marco Nardi 1993, Mondadori 1997). L'ultimo libro, Elogio del ripetente, è una riflessione autobiografica sulla scuola e le sue difficoltà raccontate dalla parte dei più deboli.

IL LIBRO DI CORLAZZOLI - Non conoscono Giovanni Falcone né Paolo Borsellino, e non sanno perché il 25 aprile è festa. Ignorano chi sia il presidente della Repubblica, anche se la sua foto è appesa in tutte le aule, e sulla Seconda guerra mondiale hanno letto poche righe nei libri di testo, o al massimo visto qualche film. In compenso sono maghi del computer, amano le storie avventurose e non si stancano mai di riflettere, ascoltare, sperimentare, dire la loro. Sono i nostri figli. Con una scrittura appassionata e divertente, Alex Corlazzoli traccia per la prima volta il ritratto di questa generazione. Dalla storia imparata a ritmo di Gaber alle lezioni di democrazia, uno dei maestri piú rivoluzionari d’Italia ci trascina tra i banchi di scuola, per svelarci cosa sognano e cosa pensano i nostri bambini, cosa sanno e cosa ignorano del mondo che li circonda. E per farci scoprire che, in fondo, abbiamo sempre qualche cosa di nuovo da imparare. Anche su di loro...
L'AUTORE - Alex Corlazzoli (Crema, 1975) è maestro, giornalista e scrittore. Ha operato come volontario in carcere per dieci anni e ha fondato il giornale «Uomini Liberi». Nel 2008 ha creato l’associazione L’Aquilone, che si occupa di integrazione di migranti. Ha scritto i libri Ragazzi di Paolo (Ega, 2002), Riprendiamoci la scuola (Altreconomia, 2011), L’eredità (Altreconomia, 2012) e La scuola che resiste (Chiarelettere, 2012).