Culture

Osanna da Roma direttore ad hinterim del Parco archeologico di Paestum e Velia

Eduardo Cagnazzi

Andria: "L'architettura del provvedimento è indice di particolare sensibilità verso i due siti patrimonio Unesco". Tempi non brevi per il concorso europeo

Massimo Osanna, direttore generale dei Musei del ministero dei Beni e delle attività culturali, condurrà la direzione del Parco Archeologico di Paestum e Velia dopo il trasferimento di Gabriel Zuchtriegel a Pompei, come riportato su queste colonne nei giorni scorsi (https://www.affaritaliani.it/culturaspettacoli/scavi-di-pompei-brunetta-controfirma-zuchtriegel-il-nuovo-direttore).  Osanna ha avocato a sé la direzione del Parco  fino all’espletamento del concorso con cui si sceglierà il successore di Zuchtriegel. Osanna sarà affiancato da Maria Luisa Rizzo, funzionaria di ruolo del Parco archeologico, nominata vice direttore dallo stesso archeologo.

Originario di Venosa, Osanna ha diretto la Soprintendenza della Basilicata prima di diventare docente ordinario di Archeologia classica  presso l’Università di Federico II di Napoli. Nel 2014 ha ricoperto l’incarico di Soprintendente archeologo per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia e dal 2016 al 2020  ha  diretto la Soprintendenza del sito vesuviano. A luglio dello scorso anno la nomina di direttore generale dei Musei del MiBact.

“E’ un provvedimento che è indice di una particolare sensibilità e di una forte attenzione del ministero dei Beni culturali verso i due siti, patrimonio Unesco dal 1998, oggi unificate nella gestione amministrativa”, afferma ad affaritaliani.it Alfonso Andria, consigliere d’amministrazione del Parco. “L’aver scelto una risorsa del Parco è inoltre indice della volontà di garantire gli impegni e le azioni adottate in precedenza -in tema di accessibilità e manutenzione del sito- per uno spazio di tempo limitato ma non breve. Bisognerà infatti bandire il concorso sulla Gazzetta europea, osservare regole e tempi tecnici oltre che burocratici”.

Tra i protagonisti come presidente della Provincia di Salerno nel sostenere la candidatura Unesco di Paestum e sempre al fianco della Borsa mediterranea del turismo archeologico di Paestum, ritenuta fattore di cooperzione tra i popoli e scambio di esperienze con i Paesi non solo del Mediterraneo e del Medio Oriente, Andria ricorda che “l'antica Poseidonia non comprende solo il Museo e i templi ma ha pertinenze che si estendono fino all’Heraion di Foce Sele-dedicato alla dea Hera protettrice della navigazione e della fertilità- e allo stabilimento ex Cirio, così come Velia non è solo Parco ma Antiquarium ed altri reperti che attendono di essere collocati in un museo idoneo. Pertanto è un sito artistico e culturale di grande valenza”. Velia, infatti, in greco Elea, fu patria della scuola filosofica presocratica, la scuola aleatica.