Culture
Matt Haig torna in libreria con “La biblioteca di mezzanotte”
Dopo “Come fermare il tempo”, Edizioni e/o pubblica il nuovo romanzo di Haig
Siete pronti per una nuova avventura tra dimensioni parallele, salti temporali e cambi di prospettiva? Matt Haig, uno dei romanzieri più versatili e prolifici della scena contemporanea, apprezzato in tutto il mondo, torna a far sognare i lettori con un nuovo e originalissimo libro: “La biblioteca di mezzanotte”, pubblicato in Italia da Edizioni e/o.
Chi conosce già questo autore, sa bene quanto possa essere intricato ma al contempo comprensibile il suo stile; “Come fermare il tempo”, l’opera che più di tutte gli ha regalato la fama, è il racconto di un uomo ultracentenario che, passando attraverso lo spirito di numerose epoche, si è ritrovato a svolgere i più disparati ruoli in città, Paesi, società diverse. Una formula vincente che ha saputo ammaliare il pubblico e lo ha lanciato in testa alle classifiche internazionali.
“La biblioteca di mezzanotte”, il romanzo da poco arrivato nelle librerie italiane, riprende parzialmente la stessa struttura, sebbene si tratti di una storia completamente diversa e disgiunta rispetto all’altra.
Qui la protagonista è una donna, Nora Seed, infelice e insoddisfatta della propria vita al punto di arrivare a tentare il suicidio. Tuttavia, la morte per lei non sopraggiunge subito: le viene data l’opportunità di scoprire un luogo alquanto particolare, ovvero una biblioteca dove la linea temporale si ferma nel momento del suo arrivo. Ad attenderla c’è la bibliotecaria della sua vecchia scuola, Mrs Elm, forse l’unica persona che Nora ricordi con affetto e tenerezza, senza rimpianti.
I rimpianti, per l’appunto. Sono loro il filo conduttore dell’intero romanzo, poiché a Nora verrà concesso di sperimentare altre vite possibili, ognuna delle quali corrisponde alla rimozione di un rimpianto. C’è quella in cui non ha mai abbandonato la sua band ed è diventata una rock star famosa in ogni parte del pianeta; quella in cui non ha smesso di nuotare e ha vinto le Olimpiadi; quella in cui non ha lasciato il fidanzato Dan e insieme hanno realizzato il sogno di aprire un pub di successo; quella dove ha seguito la sua amica Izzy in Australia, buttandosi ogni fallimento alle spalle; quella in cui ha inseguito la propria ambizione di diventare una glaciologa e ora si batte per il benessere della terra.
Ciascuna di queste vite sembra essere migliore della sua. È proprio in una di esse che Nora spera di restare, poiché Mrs Elm le ha promesso che non morirà se solo riuscirà a trovare l’esistenza fatta su misura per lei. Tuttavia, bastano poche ore o qualche giorno al massimo per rendersi conto che nessuna di queste vite è perfetta; al contrario, in molte di esse il dolore è venuto a bussare alla sua porta in maniera estremamente violenta, attraverso la perdita dell’amato fratello per overdose, la scomparsa della sua migliore amica in un incidente stradale, i ripetuti tradimenti del marito o altre esperienze di sofferenza.
È proprio quando Nora inizia a comprendere che non esiste alcun luogo immune al dolore, che incontra un “viandante” come lei, dal quale apprende un’incredibile verità: l’universo presenta in realtà infinite dimensioni parallele, corrispondenti a infinite possibilità. Ed è sempre quando comincia a prendere consapevolezza di non voler morire, che trova la vita adatta a lei, dove è felicemente sposata, con un bel marito, una dolce bambina, il lavoro dei suoi sogni. Riuscirà Nora a restare in questa vita, o si renderà conto che c’è altro ancora da scoprire?
“La biblioteca di mezzanotte” è un inno al mestiere di vivere, che va appreso attraverso l’esperienza e un costante lavoro su sé stessi. Inventando una storia fantasiosa, originale e coinvolgente, Haig ci porta a riflettere su temi niente affatto banali, quali il rimpianto, l’accettazione di sé, il rapporto con il lato oscuro dell’esistere. Il bene e il male come due contraltari entrambi fondamentali.
Ha scritto Neil Gaiman a proposito di Matt Haig: “ha un dono: l’empatia per la condizione umana, per le sue luci e le sue ombre, di cui usa l’intero spettro per costruire meravigliose storie”. Eccone una che sarà certamente piacevole leggere.