Culture

Muti: “Stanco della vita, mi tolgo di mezzo, ai miei funerali niente applausi”

Il maestro Riccardo Muti parla di immigrazione, #metoo, direzione d’orchestra, giovani e delle differenze tra il passato e la società odierna

"Mi sono stancato della vita. Perché è un mondo in cui non mi riconosco più. E siccome non posso pretendere che il mondo si adatti a me, preferisco togliermi di mezzo. Come nel Falstaff: 'Tutto declina'".

Ad affermarlo è Riccardo Muti, il direttore di orchestra che il 28 luglio prossimo compirà 80 anni.

"Ho avuto la fortuna di crescere negli anni 50, di frequentare il liceo di Molfetta dove aveva studiato Salvemini, con professori non severi, severissimi.

Ricordo un'interrogazione di latino alle medie. L'insegnante mi chiese: 'Pluit aqua'; che caso è aqua? Anziché ablativo, risposi: nominativo. Mi afferrò per le orecchie e mi scosse come la corda di una campana. Grazie a quel professore, non ho più sbagliato una citazione in latino. Oggi lo arresterebbero".

Non si tratta di rimpiangere le punizioni corporali, ma, dice, "rimpiango la serietà. Lo spirito con cui Federico II fece scolpire sulla porta di Capua, sotto il busto di Pier delle Vigne e di Taddeo da Sessa, il motto: 'Intrent securi qui quaerunt vivere puri'; entrino sicuri coloro che intendono vivere onestamente. Questa è la politica dell'immigrazione e dell'integrazione che servirebbe". 

IPA IPA21104303 pr
 

Muti continua dicendo di non riconoscere più neanche il suo mestiere: "La direzione d'orchestra è spesso diventata una professione di comodo. Sovente i giovani arrivano a dirigere senza studi lunghi e seri.... Oggi molti direttori d'orchestra usano il podio per gesticolazioni eccessive, da show, cercando di colpire un pubblico più incline a ciò che vede e meno a ciò che sente". 

E oggi con il MeToo “Da Ponte e Mozart finirebbero in galera. Definiscono Bach, Beethoven, Schubert ‘musica colonialista’: come si fa? Schubert poi era una persona dolcissima”

Destra o sinistra? “Né l’una né l’altra. Io sono nato uomo libero e tale rimango. Sono cresciuto con dettami salveminiani, socialista non bolscevico. Non mi sono mai affiliato a una congrega... Ai miei funerali non voglio applausi”.

IPA IPA307701 pr