Nobel: per la Fisica premio alla scoperta delle onde gravitazionali
Il premio Nobel per la Fisica è stato assegnato a Rainer Weiss, Barry C.Barish e Kip S.Thorne per la scoperta delle onde gravitazionali
Il Nobel per la fisica 2017 va alla scoperta delle onde gravitazionali e ai tre scienziati americani Rainer Weiss, Barry Barish e Kip Thorne che per primi, nel settembre 2015, le hanno viste e rivelate. I tre ricercatori hanno immaginato e realizzato lo strumento grazie al quale questa scoperta è stata fatta: l’interferometro LIGO, un gigantesco apparato costituito da due bracci disposti ad angolo retto lunghi 4 kilometri ciascuno all’interno dei quali un fascio laser viene riflesso più e più volte. Se lo strumento viene investito da una perturbazione come appunto un’onda gravitazionale il tragitto all’interno dei bracci viene alterato. Questa alterazione è la prova provata dell’esistenza dell’onda.
A queste onde, la cui esistenza rappresenta una delle prove più significative della teoria della Relatività Generale, è stata data la caccia per 100 anni, e alla fine sono state catturate. Ma, cosa ancora più eccitante, l’Italia con il suo apparato Virgo, un interferometro simile a Ligo realizzato da una collaborazione italo francese sotto la guida dell’INFN a Cascina, ha collaborato fortemente a questa scoperta, come è stato giustamente ricordato anche durante la cerimonia a Stoccolma e anzi ha rivelato nell’agosto scorso la prova più recente di questo incredibile fenomeno. Le onde gravitazionali vengono generate quando si verifica un collasso tra corpi celesti come stelle di neutroni o buchi neri di vastissime dimensioni. Quelle rivelate nel settembre 2015 davano conto di un collasso tra due buchi neri di 29 e 36 masse solari.
La loro importanza sta nel fatto che aprono un’ immensa visuale per lo studio dell’universo primordiale, quando non c’era emissione di onde elettromagnetiche e quindi di luce, quando cioè l’universo era opaco. Le onde gravitazionali sono state emesse nei primi istanti dell’universo dopo il Big Bang, fluttuano nel cosmo da 13,8 miliardi di anni. Ci possono dare informazioni su cataclismi come appunto le collisioni tra stelle di neutroni o tra stelle di neutroni e buchi neri, eventi che sono i responsabili di queste increspature dello spazio tempo che ricercatori pazienti e tenaci sono riusciti alla fine a rivelare e misurare.