Culture
Nymphomaniac, Lars Von Trier si lancia nell'hard, ma l'Italia lo censura
Nymphomaniac, il nuovo film di Lars Von Trier, definito pornografico dallo stesso autore danese, uscito solo nel giorno di Natale in qualche cinema di Copenaghen, potrebbe non uscire in Italia. Né la Bim, che ha distribuito il capolavoro Melancholia, né la Lucky Red, che ha distribuito i precedenti film, lo comprendono nel listino della nuova stagione, né al momento si troverebbe in altri. Storia di una donna (Charlotte Gainsbourg) dalla nascita ai 50 anni, il film uscirà in Danimarca a Natale e durante le festività in Olanda, Polonia, Francia, Svezia.

"Mi preoccupa più il formato, 4 ore, che il contenuto. Certo c'è molto sesso ma credo che il 'suo' pubblico non si possa scandalizzare, non mi fa paura questo aspetto": Ginevra Elkann racconta in un'intervista all'ANSA come ha deciso insieme al fratello Lapo, Francesco Melzi e Lorenzo Mieli, gli altri soci della Good Films di portare in Italia l'ultimo Lars Von Trier, lo scandalo annunciato di Nymphomaniac. Con ogni probabilità uscirà in due parti, a distanza di tre settimane l'uno dall'altro, e in marzo. Il film fino a qualche giorno fa non aveva una distribuzione italiana, ammantato dalla leggenda di essere un porno d'autore, con una versione persino più hard (''non saprei, so che è lunga oltre 5 ore''), sollecitato da un 'appello' sui social network e protagonista quasi di un'asta tra piccole società di distribuzione indipendente. ''Von Trier è un grande autore, Le onde del destino, Melancholia sono capolavori che mi stanno nel cuore, questo 'buco' distributivo è stato per noi della Good Films un'opportunità da non perdere. Abbiamo visto degli spezzoni, ci sembra un bellissimo film e se posso dire il sesso non mi sembra più un gran tabù al cinema, pensando a La vita di Adele o Allo Sconosciuto del lago per citare due film recenti. E poi c'è un cast pazzesco guidato da Charlotte Gainsbourg e Stellan Skarsgrd, che include Stacy Martin, Shia LaBeouf, Christian Slater, Jamie Bell, Uma Thurman, Willem Dafoe, Jean-Marc Barr e molti altri. 34 anni, due figli, Ginevra, nipote di Gianni Agnelli, figlia di Margherita Agnelli e di Alain Elkann, sorella di John Elkann e di Lapo, è abituata ad una vita sotto i riflettori, famosa per un look semplice, maglione largo, scarpe basse, il viso senza trucco, con la chioma riccia indomabile - ''c'è un grande studio dietro'', scherza durante l'intervista - l'unico vezzo le unghie, corte, smaltate di rosso. ''Mi piacciono molto la moda, gli abiti, credo di avere un mio stile che è quello che mi rispecchia, rilassato, di una donna pigra, accompagnato alla mia fisicità, diciamo - sorride - che ho imparato ad essere più generosa con me stessa''. Scrutata continuamente in tutte le uscite pubbliche, ribadisce una vita riservata, ''tranquilla e piena. La mia felicità, oltre la famiglia, è il lavoro che faccio e che amo, il cinema che è la mia passione da quando ero ragazzina e che ha rappresentato i miei studi universitari ed è oggi la mia professione. E' bello quando fai quello che ti piace anche se il lavoro è complicato e oggi tante energie sono nella ricerca di fondi".