Culture
"Per amor proprio", perché non odiare l'Europa secondo Federico Fubini
L’autore: “Solo l’Europa può dare una risposta alle grandi competizioni mondiali”
È stato presentato oggi a Milano il saggio “Per amor proprio”, edito da Longanesi, di Federico Fubini. Sono intervenuti con l’autore Luca Garavoglia e Andrea Sironi.
Negli otto capitoli che compongono “Per amor proprio, Perché l'Italia deve smettere di odiare l'Europa ”, Federico Fubini intraprende un’analisi delle motivazioni che hanno portato alla forte crisi identitaria italiana nei confronti dell’Europa, crisi che l’autore non nega invitando piuttosto alla riflessione e al dialogo per non rischiare di restare isolati in un’Europa che sembra continuare ad essere percepita come altro da noi, fuori dalla nostra stretta appartenenza identitaria. Fubini ad Affaritaliani.it ha sottolineato: “Dobbiamo smettere di odiare l’Europa perché la scelta vera non è fra vivere in una nazione sovrana e indipendente e il giocare il gioco europeo, ma tra il giocare il gioco europeo e scegliere a quale impero degli altri sottomettersi. Che siano imperi spesso più lontani e opachi e meno democratici come possono essere la Cina, la Russia o Stati Uniti ormai imprevedibili, oppure i giganti di internet con il loro modo predatorio di utilizzare i dati e di sorvegliare i nostri comportamenti. Credo che solo l’Europa possa dare una risposta a queste grandi competizioni”.
Fubini, Corriere della Sera:" Perché l'Italia deve smettere di odiare l'Europa"
La posizione di Fubini, lungi dall’essere euroscettica, sembra voler piuttosto mettere in evidenza che l’omissione dei problemi e delle incertezze abbia portato gli europeisti a concedere agli antieuropeisti “il monopolio della critica”, finendo inevitabilmente per rendere fragile il sentimento europeo. Bisogna quindi accettare con consapevolezza di essere “un fascio di muscoli intorno alla stessa infrastruttura” ed essere pronti ad affrontare i “nervi scoperti” della nostra contemporaneità e con spirito critico e contezza interrogarci sulle motivazioni e gli obbiettivi che sorreggono l'interezza del corpo, all’interno del quale ogni organo è fondamentale, partecipando alla propria sopravvivenza e a quella dell’intero organismo.