Culture
Picasso a Milano, tra mito e antichità. La mostra a Palazzo Reale
La mostra “Picasso Metamorfosi”, da oggi nelle sale di Palazzo Reale a Milano



di Simonetta M. Rodinò
Una delle maggiori personalità espresse dalla nostra avara civiltà, Pablo Picasso, genio assoluto, mai si rifiuta alle pressioni degli accadimenti civili dell’umanità, mai chiude gli occhi alle proposte culturali dei suoi coevi, alle suggestioni magiche delle antiche civiltà primitive.
Furia istintiva, stregone passionale, il grande pittore spagnolo è protagonista della mostra “Picasso Metamorfosi”, da oggi nelle sale di Palazzo Reale a Milano, che indaga il rapporto variegato sviluppato, nell’arco della sua carriera, con il mito e l’antichità.
Mitologia del Bacio – Ingres, Rodin, Picasso; Arianna tra Minotauro e Fauno; Alla Fonte dell’Antico – Il Louvre; Le “Demoiselles” del Dyplon: tra greci, etruschi e iberici; L’antichità delle metamorfosi e Antropologia dell’antico sono le sei sezioni di cui si compone la rassegna.
L’esposizione suggestiva presenta 200, tra opere di Picasso, opere di arte antica e incursioni di lavori di Jean-Auguste-Dominique Ingres e Auguste Rodin.
Proprio il tema del bacio, che apre la mostra, propone il confronto tra il piccolo bronzo “Il bacio” di Rodin, uno studio a matita per il dipinto “Paolo e Francesca” di Ingres e alcuni lavori di Picasso, dove il bacio - metafora dell’atto sessuale – è trasformato in una fusione armoniosa dei corpi.
L’articolazione della bipolarità del mito di Arianna, fra tradimento e armonia coniugale, mostruosità e divinità, ispira l’artista, la cui attrazione per i nudi di cui scruta il sonno è un tema che riaffiora. In mostra alcuni disegni a penna e inchiostro come “Lo scultore e la sua modella”.
Intorno alla figura di Arianna sviluppa soggetti a lui cari: il Minotauro, l’arena, la guerra, la passione. Il Minotauro per lui è la figura mitologica più importante: vi convergono i due estremi, ordine e caos. Le sue tele si popolano di fauni. Che per il pittore incarnano il gioco, la ribellione, la gioia.
Il segmento Alla fonte dell'antico testimonia la sua formazione accademica improntata alla classicità. Le frequenti frequentazioni al Louvre e i viaggi a Roma e Napoli gli permettono di assimilare i capolavori dei musei archeologici. Così per la tela “Tre Donne alla fonte”, il cui soggetto è ispirato da una pittura di un vaso greco.
Se nella sezione “Le demoiselles” sono presentati dei lavori preparatori della celebre tela cubista, la successiva si apre con la straordinaria e ironica scultura “La donna in giardino”, in ferro saldato utilizzato come materiale di riciclo e volutamente dipinta di bianco per richiamare alla statuaria greca. Alle pareti alcuni fogli realizzati da Picasso nel 1931 per illustrare le “Metamorfosi” di Ovidio.
Un segmento è dedicato alla ceramica, che l’artista scopre nel dopoguerra. Nello sperimentare la fabbricazione degli oggetti cui s’ispira, stabilisce una sorta di dialogo antropologico con gli artigiani antichi.
L’esposizione lineare che propone una nuova lettura delle opere del genio spagnolo è prodotta da Comune di Milano e MondoMostreSkira.
“Picasso Metamorfosi”
Palazzo Reale – Piazza Duomo 12 – Milano
18 Ottobre - 17 Febbraio 2019
Lunedì 14,30 - 19,30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9,30 - 19,30; giovedì e sabato 9,30 - 22,30
Ingressi: intero euro 14 – ridotto euro 12
Catalogo: Skira
www.mostrapicassomilano.it