Culture

Pirelli presenta l'antologia "Umanesimo Industriale”

Si è tenuta al Teatro Franco Parenti di Milano la presentazione del volume “Umanesimo Industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni”

“Umanesimo Industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni”: la storia e le grandi firme della rivista Pirelli raccolte nel volume edito da Mondadori. Al Teatro Franco Parenti la presentazione, in una serata all’insegna di letture e musica con Ornella Vanoni e Anna Ammirati. 

Ripercorrere la storia della Rivista attraverso le grandi firme che, per oltre 20 anni, hanno animato il dibattito culturale sul magazine della Pirelli. Con questo obiettivo arriva in libreria “Umanesimo industriale. Antologia di pensieri, parole, immagini e innovazioni”, volume pubblicato da Mondadori e curato dalla Fondazione Pirelli che, attingendo al prezioso archivio storico dell’azienda, raccoglie circa 150 articoli e alcuni straordinari reportage tratti dalla storica rivista della Bicocca. “Umanesimo Industriale” sarà presentato domani alle ore 19 al Teatro Franco Parenti alla presenza di Marco Tronchetti Provera, Vice Presidente Esecutivo e Ceo di Pirelli, Antonio Calabrò, Direttore della Fondazione Pirelli e Gian Arturo Ferrari, scrittore, nel corso di una serata interamente dedicata al mondo e al tempo della Rivista Pirelli, rievocati con brani musicali interpretati da Ornella Vanoni e con letture - tratte dall'antologia - da parte dell'attrice Anna Ammirati. La serata proseguirà ai Bagni Misteriosi con l’accompagnamento musicale dell’Orchestra Franco Bagutti e con la partecipazione di Pietruccio Montalbetti, chitarra leader dei Dik Dik. Per l'occasione è stata realizzata un'installazione con tutte le copertine del magazine, oltre a un percorso di immagini selezionate dall’archivio fotografico della Rivista, costituito da oltre 6.000 scatti.

Tronchetti Provera, ad Affaritaliani.it ha sottolineato: “Parliamo del forte legame tra il mondo della produzione e della cultura: la civiltà cresce in modo armonioso se i vari pilastri hanno un dialogo costante: cultura, mondo dell’impresa, sviluppo e tecnologia sono un tutt’uno nella storia dell’uomo. Non ultimo infine fondamentale è anche il ruolo della memoria.”

TRONCHETTI
 

Antonio Calabrò ha altresì aggiunto: “È un’antologia tratta dalla rivista Pirelli che è andata in edicola dal 1948 al 1972, testimonianza di un rapporto costante e assiduo tra una grande impresa e le più grandi firme della cultura, del giornalismo, del cinema, della letteratura italiane e europee. L’abbiamo ripubblicata non per nostalgia, ma per riflettere sull’attualità delle relazioni positive tra il fare impresa e il fare cultura, fare ricerca prestando attenzione ai processi civili e culturali”.

CALABRò
 

Pubblicata fra il 1948 e il 1972 e ideata da Arturo Tofanelli che la dirigerà insieme con Giuseppe Luraghi e Leonardo Sinisgalli fino al 1957, la Rivista Pirelli ha ospitato nel tempo i più importanti esponenti della cultura dell’epoca: Camilla Cederna, Gillo Dorfles, Umberto Eco, Carlo Emilio Gadda, Arrigo Levi, Eugenio Montale, Bruno Munari, Gio Ponti, Umberto Saba, Leonardo Sciascia, Mario Rigoni Stern, Salvatore Quasimodo, Lietta Tornabuoni, Giuseppe Ungaretti ed Elio Vittorini, tra gli altri. Il volume ospita una prefazione di Marco Tronchetti Provera e i saggi di Antonio Calabrò, Gian Arturo Ferrari e Philippe Daverio che precedono la sezione antologica, suddivisa in 11 sezioni tematiche, all’interno della quale, circa 150 articoli selezionati tra gli oltre 2.000 testi pubblicati sulla Rivista nel corso della sua storia, sono riproposti in parte integralmente e in parte in stralci ragionati. 

copertina libro
 

“Umanesimo Industriale” affronta tematiche trasversali, complesse e al contempo estremamente attuali, che mettono in evidenza il ruolo di primo piano di Pirelli nel dibattito culturale italiano e internazionale. Articoli sullo sport, commentato da grandi firme come quella di Gianni Brera, si affiancano ai temi della mobilità di massa – con l’arrivo dei primi scooter, della 500 e della metropolitana – affrontati da Vittorio Bonicelli e Dante Giacosa. Il cambiamento dei costumi e dei consumi è raccontato, inoltre, da Corrado Augias e Albe Steiner, la politica e l’economia, da Gianni Agnelli e Leopoldo Pirelli, le innovazioni della scienza, della tecnologia da Umberto Veronesi. E ancora: Antonio Cederna e Gino Valle scrivono di tutela dell’ambiente e del paesaggio, mentre i temi dell’architettura e del design sono affidati ad autori come Gillo Dorfles, Giulio Carlo Argan o Gio Ponti e l’arte e la letteratura alle firme, tra gli altri, di Paolo Grassi, Morando Morandini, Ignazio Silone. E non poteva mancare una sezione su Pirelli, con articoli sulla sua storia e i suoi prodotti, introdotti dal primo editoriale del 1948 dell’allora Presidente Alberto Pirelli “Questa nostra Rivista”.

Al progetto editoriale è associata anche una piattaforma web dedicata www.rivistapirelli.org sulla quale gli utenti potranno approfondire tutti i contenuti del libro.