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Dal Salone del Leasing forte richiesta di sostegno a PMI e artigiani

Mescieri (Assilea): la nostra sfida a favore della “spina dorsale del Paese”

A Milano LEASE2022, il Salone del Leasing 

 

LEASE THE FUTURE è il titolo della quinta edizione della manifestazione, articolata in 10 tavole rotonde e due speech economici, che si concluderà domani 27 ottobre. Economia del futuro, sfide del leasing, sostenibilità e opportunità per le imprese, sostegno alle PMI, fintech e trasformazione digitale, evoluzione delle professioni del credito sono i temi chiave. 

 

In Italia il leasing nel 2021 ha superato i livelli pre-Covid (+3% sul 2019) e nei primi 9 mesi del 2022 si registra un +8,7% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il leasing strumentale continua a spingere fortemente gli investimenti delle PMI e i dati di ottobre 2022 segnalano una ripresa delle prenotazioni per gli investimenti della Nuova Sabatini, con una crescita del 43% rispetto a settembre 2022. Nel 2021 il leasing ha raggiunto un’incidenza dell’80% sul totale dei finanziamenti Nuova Sabatini

 

Da LEASE2022 viene un forte segnale al nuovo Governo, condiviso da ABI, Confindustria, Confartigianato, UCIMU e Assilea, circa la necessità di favorire la ripresa attraverso il sostegno alle PMI, tramite la stabilizzazione di Impresa 4.0 e Nuova Sabatini, delle garanzie messe in campo dal governo durante la crisi pandemica, oltre ad includere il leasing nella messa a terra dei progetti del PNRR. 

 

La prima giornata del Salone è dedicata ai temi economici, con un focus sull’andamento dell’Italia a cura del Prof. Marco Fortis (Fondazione Edison), la visione del Presidente ABI - Antonio Patuelli - intervistato dal Presidente Assilea - Carlo Mescieri - la tavola rotonda “Il contesto macroeconomico italiano, la spina dorsale del Paese e la spinta propulsiva del Leasing”, le proposte emendative di ABI e Assilea alle regole di Basilea4 per garantire l’accesso al credito per le PMI, un approfondimento verticale dedicato all’energia, la presentazione dei numeri del mercato del leasing, il futuro di targato pesante e automotive tra opportunità e minacce per lo sviluppo, Agenti e Mediatori creditizi ed evoluzione del lavoro.


 

Domani i lavori proseguono con crescita sostenibile per lo sviluppo delle imprese e dei territori, ESG, trasformazione digitale, messa a terra del PNRR e garanzie pubbliche per le PMI.

 

Le principali dichiarazioni di oggi:

 

ANTONIO PATUELLI, Presidente ABI 

“Per incoraggiare gli investimenti dobbiamo ottenere una revisione delle aliquote sul risparmio investito a medio e lungo termine, che oggi ha una pressione fiscale identica a quello degli investimenti speculativi”.

Circa le prospettive per il 2023, “i previsori non distillano l’oro e non ho ricordo di previsioni centrate negli ultimi anni. Io sono della scuola di Einaudi, che insegnava che sono più importanti i consuntivi. L’inflazione è in gran prevalenza importata con il costo dell’energia e rispetto a quella degli anni ‘70-‘80 è ancora nettamente più bassa, in più non abbiamo svalutazioni. La BCE ci sta comunque garantendo tassi di interesse contenuti, fra i più bassi del mondo. Il rafforzamento del dollaro sostiene l’export UE e italiano in particolare”. 

 

CARLO MESCIERI, Presidente Assilea

Al Salone del Leasing Assilea ha posto al centro del dibattito il sostegno alla spina dorsale del Paese, anche attraverso la spinta propulsiva del leasing, per sostenere la crescita, mettere a terra il PNRR e traguardare la digitalizzazione. La nostra battaglia delle battaglie è la modifica delle regole di Basilea4 (CRR3), che a partire dal 2025 rischiano di penalizzare fortemente l’accesso al credito di PMI e artigiani e conseguentemente l’Italia. A differenza dei Paesi UE dove per il 70% è dedicato al “targato” - ha proseguito Mescieri in apertura dei lavori - “il leasing in Italia, sostiene in maniera importante PMI e artigiani, finanziando gli investimenti in macchine utensili e immobili produttivi”.

 

MARCO FORTIS, Vice Presidente e Direttore Fondazione Edison

“Il Piano Impresa 4.0 è stato importantissimo per i risultati dell’Italia, con il fondamentale supporto del leasing, soprattutto pe gli investimenti in macchinari e attrezzature delle PMI. L’azione del governo Draghi, anche se frazionata in diversi interventi poco pubblicizzati, ha dato una grande spinta alla crescita strutturale dell’economia italiana. Negli ultimi 18 mesi abbiamo accumulato la più forte crescita dei Paesi del G7 (tranne UK, che però è ancora sotto i livelli pre-Covid) e abbiamo recuperato più in fretta e meglio sulla pandemia. Lo scarto positivo rispetto alle previsioni di aprile è rilevantissimo e speriamo di smentire nuovamente il FMI sulle previsioni 2023, dove l’Ocse, al contrario, ci dà ancora una prospettiva di crescita”. 

 

EMANUELE ORSINI, Vice Presidente Confindustria

“Circa gli investimenti, il leasing è fondamentale come strumento di sostegno alle imprese e devono essere particolarmente sostenuti in questo momento di difficoltà per aumentare la produzione del Paese, anche per combattere l’inflazione. Non dobbiamo però dimenticare quello ciò l’industria italiana ha subito dal 2020 a oggi, per questo siamo a richiedere ancora una volta una moratoria a livello UE.  Come sulla pandemia, l’Europa deve essere unita sulla salvaguardia delle imprese. Abbiamo anche bisogno riforme che garantiscano la certezza del diritto delle nostre aziende”

 

MARCO ROSATI, Responsabile Direzione relazioni interne e sviluppo associativo UCIMU

Macchina utensile e leasing viaggiano a braccetto e oggi siamo al 4° posto nel ranking mondiale dei produttori. Il nostro settore nel 2021 ha avuto un anno eccezionale e il 2022 dovrebbe ancora andare bene. I risultati del terzo trimestre, però, mostrano un aumento dell’export, ma il mercato Italia - su cui pesano particolarmente  l’aumento dei costi delle materie prime, la reperibilità delle componenti elettroniche, e l’energia - segna un -40%. Al nuovo governo ricordiamo che il Piano 4.0 ha portato alla digitalizzazione delle aziende, ad avvicinare i giovani alla meccanica, l’aumento di produttività e di sicurezza sul posto di lavoro e andrebbe resa strutturale”.


 

EUGENIO MASSETTI, Vice Presidente Confartigianato Imprese

“Come emerge anche dalla discussione di oggi, abbiamo un ruolo nell’economia del Paese che cresce, e chiediamo che sia riconosciuto. Attenzione quindi che con il PNRR non accada quello che succede oggi con i grandi appalti, dove le imprese artigiane devono essere inserite come appaltatori e non solo come ultimo anello della catena del subappalto”.